Che il Bitonto avrebbe fatto un sol boccone dell’Atletico Vieste, in uno dei match di cartello della 12esima giornata della serie A pugliese, lo si è capito dopo un solo giro di lancette. Dalla bella capocciata di Matteo Camasta su angolo dalla sinistra di Moscelli.
La rete a fredda è solo il primo atto di un film in cui il regista è Girolamo Zinfollino, il mister dei leoncelli, che ogni domenica che passa mette in campo una compagine che piace sempre più. E non solo dai trascinatori (Addario, Camasta, De Santis, Bonasia, Modesto, Moscelli, Terrone e Manzari), ma anche dalla linea verde. Che partita maiuscola ha disputato, per esempio, Vincenzo Pagone, classe ’98? Quanti chilometri sulla corsia di destra ha macinato il classe 2000 Michele Terrevoli?
C’è entusiasmo e si gioca bene. E ieri, così come dimostrato contro il Novoli settimana scorsa, per tutta la gara. Tutti sono funzionali a tutto.
E quando si vince, poi, è tutto più facile.
Gli attori principali sono i neroverdi, che hanno lasciato le briciole ai foggiani. Giocando al gatto che dà la caccia al topo.
Accelerando quando c’era da farlo.
Controllando quando si doveva.
Restando da soli, adesso, a comandare l’Eccellenza. Otto vittorie in 12 partite, tre successi negli ultimi quattro incontri, terza gara di fila senza incassare reti, sei acuti su sette incontri disputati a domicilio.
Miglior attacco – 25 le reti messe a segno – e quarta difesa del Campionato.
E chissà se dal mercato di riparazione non arrivi qualche bel confettino…
La partita. Capitan Vincenzo Modesto a parte, il Bitonto ha problemi sì ma soltanto di abbondanza. E ci si affida all’usato sicuro. Addario; Terrevoli, Camasta, Elia; Pagone, De Santis, Piperis, Bonasia; Moscelli; Manzari,Terrone.
Neanche il tempo di scendere in campo, e il punteggio già cambia: ottima la capocciata di Camasta sul primo palo, sotto la traversa, da corner di Moscelli.
Primo acuto stagionale per il centrale difensivo, e partita che cambia registro ancora prima di iniziare. Il Vieste sembra un pugile suonato, la capolista comanda le danze e al 28′ mette a segno il secondo colpo. La zuccata questa volta è di Manzari, che di giustezza mette alle spalle di Tucci un bignè confezionato da Terrevoli.
Nella prima frazione ci prova anche Moscelli su calcio piazzato, e soprattutto Terrone, che non riesce a imitare Fabrizio Ravanelli nella finale di Coppa Campioni del 1996. Ruba palla al portiere da fondo campo, calcia direttamente in porta, ma la sfera si stampa sul palo. E urlo del “Città degli Ulivi” strozzato in gola.
All’intervallo è 2-0.
Nella ripresa, il monologo prosegue. Ci provano Manzari e Bonasia, ma il goal arriva poco prima della mezz’ora. Ancora del bomber numero 9, che ringrazia ancora l’assistenza di Terrevoli. Cinque centri in Campionato per il “Condor”, tutti segnati a domicilio.
Ci potrebbe essere gloria anche per il turbo classe 2000, ma Tucci gli dice di no.
Poco male. La torta è già bella farcita così.
Peccato solo che Moscelli esca seccato e polemico al momento della sostituzione…
Domenica tappa numero 13, terz’ultima gara di andata. Trasferta per nulla agevole sul campo dell’Otranto, ieri ko a Trani.
Le pagelle. Addario sv (Caiati sv); Terrevoli 7,5 (sulla corsia di destra è diventato un satanasso. Un pendolino inarrestabile. Ieri uomo assist di giornata. Duracell), Camasta 7, Elia 6; Pagone 6,5, De Santis 6,5 (Aprile sv), Piperis 5,5, Bonasia 6; Moscelli 5,5 (Lamatrice sv); Manzari 7, Terrone 6 (Mongiello sv).