Ed ora le
semifinali.
L’Omnia Bitonto accede al penultimo atto
della Coppa Italia di Promozione: al “Tonino D’Angelo” di Altamura, nel return
match dei Quarti di finali, arriva una sconfitta di misura (1-0) contro la Fortis, maturata negli ultimi istanti di gioco, ma ininfluente ai
fini della qualificazione, già messa in cassaforte col 3-0 della gara d’andata.
Dunque l’Omnia vola in semifinale, dove ad attenderla ci sarà il Real Siti,
l’unica compagine ad aver battuto in campionato gli omniani, e autentica bestia
nera degli ultimi anni. Un tabù da sfatare, un motivo in più per sognare ora
una finale che sarebbe veramente storica.
La
partita. Conquistare la qualificazione, partendo
da un vantaggio rassicurante ma evitando distrazioni. L’Omnia Bitonto arriva al
“D’Angelo” di Altamura forte del 3-0 dell’andata ma con la consapevolezza di
dover ancora lottare per accedere alle semifinali: di fronte, la Fortis di
mister Maurelli, che ha alle porte l’importante trasferta in campionato a
Ordona, ma che già nei due precedenti incroci stagionali ha dimostrato di
essere squadra in grado di mettere in difficoltà l’Omnia. Mister Benny Costantino deve rinunciare agli squalificati De Vita,
Losacco e Ciardi. Nel 4-3-1-2 di partenza ecco Vitucci tra i pali; in difesa Delli
Santi – Nicola Fumai – Rubini – Valerio; capitan De Santis a metà campo, supportato da Diagne e dall’under Lorusso;Massimo Fumai – Petruzzella – Anaclerioil trio d’attacco.
Inizio a ritmi
blandi. La prima grande occasione è di marca omniana: Nicola Fumai libera il
suo cognonimo Massimo in area di rigore sulla sinistra, il piccolo funambolo
barese salta in velocità un difensore ma spara addosso al portiere di casa
Giannuzzi, sulla ribattuta si avventa Lorusso, la cui conclusione viene toccata
dalla difesa e poi intercettata dallo stesso Giannuzzi, tempestivo
nell’anticipare l’intervento in spaccata di Petruzzella.
La Fortis Altamura
prova a premere, a caccia del gol che possa riaprire la qualificazione. Come al
solito, i ragazzi di Maurelli pressano, ci mettono impegno, corsa e dinamismo,
ma concludono poco nello specchio difeso da Vitucci. L’Omnia gestisce il
forcing murgiano ma non riesce a ripartire con fluidità e rapidità, seppur ha
due buone opportunità attorno alla mezzora con la punizione dal limite dell’area
di rigore di Massimo Fumai (palla sul fondo, non di molto) e la botta di Diagne
da fuori, letta bene da Giannuzzi.
Sul finale di primo
tempo la Fortis si fa pericolosa, sfondando più di una volta sul versante
sinistro: merito delle iniziative di Casale, che penetra in più di una
circostanza. Al 35’ il suo cross viene respinto dalla difesa bitontina, arriva
Cannito, che dai quindici metri spara alto. Sempre dal limite dell’area arriva
la conclusione di Ardino, tre minuti dopo, blocca facile Vitucci.
Casale continua a
creare grattacapi alla retroguardia omniana: dalla corsia vede l’inserimento di
Ardino, cross al centro per Abrescia e tentativo al volo, centrale, bloccato
dal numero uno omniano. Sempre Casale, al 42’, si libera della marcatura di Delli
Santi, ed entrato in area di rigore prova un tiro a giro alzato in angolo da un
attento Vitucci.
Nella ripresa il
copione non cambia: l’Omnia sta lì senza correre rischi, la Fortis Altamura
prova con coraggio a riaccendere la speranza qualificazione. Ci provano, nei
primi dieci minuti, Dispoto, con una bella rovesciata, e Ostaku, ma in entrambi
i casi Vitucci non si fa in alcun modo sorprendere. Proprio l’estremo difensore
omniano, poco dopo, cede il posto a Savino(numero uno della Juniores), entrato assieme a Loseto per Lorusso.
Il match non offre
grossissime emozioni da rete. Attorno alla mezzora ci sono due fiammate
omniane. La prima: la girata al volo al limite dell’area di Anaclerio, che
raccoglie una corta respinta della difesa e conclude di prima intenzione,
chiamando all’intervento prodigioso Giannuzzi, che toglie praticamente la palla
da sotto l’incrocio dei pali alla sua sinistra. La seconda: una bella manovra
congeniata da tutti gli avanti omniani, con Anaclerio che dalla sinistra vede e
pesca con precisione l’inserimento di Massimo Fumai, cross dal fondo, sul
secondo palo stacca di testa Petruzzella, con un tocco ad incrociare che coglie
la base del palo opposto.
Due grandi
opportunità per archiviare definitivamente la contesa, ma si resta sullo 0-0.
Il neo entrato Savino (oltre a ricevere un colpo in volto fortuito in uno
scontro di gioco, che lo stordisce per alcuni attimi) si fa vedere con due bei
interventi, una parata comoda centrale su Somma e la deviazione in angolo sul
tiro a giro velenoso di Ardino. C’è spazio anche per l’esordio in maglia omniana
di Abderraim Hali (classe ’99, proveniente dall’Avetrana, in Eccellenza), al
posto di Delli Santi.
Nel secondo minuto
di recupero però arriva il gol che sancisce la vittoria per la Fortis Altamura:Ardino si fa spazio al limite
dell’area e fa partire un sinistro che Savino non riesce ad respingere per evitare
la rete. 1-0 Fortis, che viene così
premiata per aver comunque affrontato al massimo l’impegno nonostante lo
svantaggio della gara d’andata.
Passa l’Omnia, che
continua il suo cammino in Coppa Italia. In semifinale ad attenderla ecco il
Real Siti, che ha eliminato lo Sporting Ordona, ed autentica bestia nera
omniana, mai battuta nei cinque precedenti e finora unica ad aver imposto lo
stop in campionato alla squadra di Costantino. Un doppio confronto reso ancora
più duro dalla terra battuta di Stornara, superficie insidiosa. Ma l’Omnia
guarda dritto avanti con la voglia di proseguire il cammino in Coppa fino in
fondo. E magari il 16 marzo affrontare in finale una tra Fasano e Manduria, le
altre due semifinaliste nella parte bassa del tabellone.
Prima della Coppa,
però (semifinali 9 e 23 febbraio), c’è da rituffarsi sul campionato, con un
trittico di partite fondamentali nell’arco di una settimana: domenica trasferta
a Palazzo San Gervasio (Potenza) per affrontare la Nuova Spinazzola, poi
giovedì 2 e domenica 5 febbraio due impegni casalinghi, rispettivamente con
Nuova Molfetta (nel recupero della 17^ giornata, rinviata per neve) e Corato, due
avversarie nella lotta nelle prime posizioni. È il momento di accelerare, per
l’allungo decisivo.