Quello di Corato, per i neroverdi bitontini, è un ko che brucia. E non poco.
Certo, i padroni di casa, soprattutto nel secondo tempo con l’uomo in più, hanno trovato un baluardo quasi insuperabile come Paride Addario (freddo, deciso e pronto anche sul rigore parato a Lacarra), decisamente il migliore in campo, ma i leoncelli nostrani hanno non poco da recriminare.
Per un primo tempo un po’ timido, dominato come possesso palla e voglia di fare gioco, ma poco incisivo quando si è trattato di far male al portiere coratino, anche se l’errore di Rana è da matita rossa per un calciatore dal passato glorioso in serie B.
Per l’espulsione rimediata da Ezio Elia, nata da un harakiri difensivo generale, che ha costretto il difensore ad atterrare Lacarra. Certe disattenzioni non sono ammissibili.
Per alcune limpide occasioni sbagliate. Di Rana già si sa, e quella clamorosa di Modesto a pochi minuti dallo scadere a tu per tu con Leuci.
Sarebbe stato il 2-2. E un (probabile) pareggio sarebbe valso come una vittoria.
Ci si morde le mani, certo, ma si sorride pensando alla classifica, dove il Bitonto chiude in testa il girone di andata con 29 punti e si laurea Campione d’inverno per il secondo anno consecutivo, per la reazione d’orgoglio, di coraggio, di grinta, di cuore, avuta dopo l’espulsione e il rigore contro, per non essere mentalmente crollato in inferiorità numerica.
Resta un dato, però. Il Bitonto capolista è fragilotto in trasferta. Soltanto sette punti raccolti in altrettante partite. Due sole vittorie – Molfetta e Galatina – un pareggio – Novoli – e quattro sconfitte, di cui le ultime tre tutte per 2-1. Nelle ultime quattro gare lontano dal “Città degli Ulivi”, i ragazzi di mister Girolamo Zinfollino hanno raccolto soltanto un punticino.
Sotto l’albero di Natale ci sono sorrisi, dunque, ma il mal di trasferta è un sintomo che va curato nelle ultime 15 partite di Campionato.
A iniziare già alla ripresa di tutto, il 7 gennaio. Derby contro l’Omnia, in casa dei cugini, in una partita dai tantissimi motivi di interesse.
La partita. Zinfollino deve sempre fare a meno di Bonasia e Moscelli, schiera dal 1′ il neo acquisto Sisalli a sinistra, preferisce Piperis accanto a De Santis, insiste sul trio d’attacco Manzari, Rana e Terrone, e predilige Pagone accanto a Camasta ed Elia per comporre il terzo di difesa.
Neanche 5′ e il Corato già esulta. Punizione dai 20 metri di Negro, palla deviata dalla barriera e Addario battuto.
Il senso del match vira fin dal principio. I neroverdi padroni di casa si chiudono bene e si affidano al contropiede soprattutto con Lacarra. I neroverdi bitontini fanno la partita, hanno il possesso palla, il controllo delle operazioni, ma sono un po’ troppo lenti a far girare la sfera, a verticalizzare, e a creare grattacapi agli avversari.
La palla d’oro capita sui piedi di Rana, imbeccato da un cioccolatino di Manzari, ma l’ex attaccante di Bari, Altamura e Barletta spreca malamente davanti a Leuci. Poi il tabellino registra solo una bella botta da fuori di Piperis alla mezz’ora, ma la mira è imprecisa.
Nella ripresa, si vibra di più. Al 10′ il Corato ha la chance per chiudere i giochi. Erroraccio difensivo del Bitonto e sfera che arriva a Lacarra, steso a terra da Elia. Rosso per il terzino classe ’98 e penalty per i ragazzi di mister Castelletti.
Ma l’ex attaccante di Omnia, Barletta e Altamura si fa ipnotizzare da Addario e parare la conclusione.
E qui accade quello che non ti aspetti. I padroni di casa accusano mentalmente il colpo, e gli ospiti – spinti anche dall’ingresso notevole di Caprioli – alzano il baricentro, si fanno più pericolosi, aggressivi e decisi. E non sorprende, allora, il pareggio di pregevole fattura di Manzari, un giocoliere in mezzo a tre avversari e felino a concludere in rete. Sesto acuto stagionale per il Condor, il primo lontano dal domicilio.
A questo punto, l’inerzia del match cambia ancora. I padroni di casa, forti del vantaggio numerico, si rigettano in avanti, sfondano dalla parte di Terrevoli e Pagone, e vanno più volte vicini al bersaglio grosso. Addario è fenomenale in due-tre circostanze, ma deve arrendersi alla botta sotto misura di Altares da calcio d’angolo.
Il Bitonto barcolla ma non molla – rischia a più riprese la terza marcatura – ma in realtà potrebbe addirittura pareggiare se Modesto non sciupasse un’assistenza d’oro di Manzari in una perfetta azione di contropiede.
Godono i neroverdi coratini.
Si mordono le mani quelli bitontini, perché il ko poteva essere tranquillamente evitato. Ma escono a testa altissima e applauditi dai fedelissimi supporters, numerosi anche ieri sotto la pioggia.
Le pagelle. Addario 8 (un felino tra i pali. Se il Bitonto non barcolla, è per merito suo); Pagone 5, Camasta 6, Elia 5,5; Terrevoli 5,5, De Santis 5,5, Piperis 5,5 (Modesto 5), Sisalli 6; Rana 5,5, Manzari 6,5, Terrone (Caprioli 6,5).