Inarrestabile. Divertente. E pure ingorda, nel senso buono del termine.
È un momento davvero positivo per la Polisportiva Five Bitonto che, dopo aver sommerso di reti la capolista Editalia Barletta due settimane fa e il Mola sabato scorso, ha riservato lo stesso trattamento speciale anche al Brindisi, che torna a casa con un pesantissimo 7-2 sul groppone.
E anche ieri pomeriggio, in un “Paolo Borsellino” sempre più gremito di gente (e un fortino importante, dove si è vinto già sette volte su nove incontri), la contesa – scusate, ma non si può definire così – ha avuto un andamento semplice e lineare. Tutto si decide nel primo tempo, nel solito primo tempo, in cui i leoncelli si dimostrano ancora una volta scatenati, implacabili, bravissimi nello sbloccare subito il punteggio e sia quando si tratta di fare manovra sia di far male con contropiedi micidiali, e a fare un pressing ordinato, ragionato e assai efficace. Con questo modo di fare per gli avversari è difficile capirci qualcosa, e alzano quasi presto bandiera bianca.
Nella ripresa, poi, si è visto un Bitonto che ha saputo controllare senza affanni la poco veemente reazione degli ospiti (anche se Antonio Camporeale, quando è stato chiamato in causa, non si è fatto sfuggire nulla), tenere bene la palla, affondare i colpi quando serviva.
L’importante, però, è che sia arrivata un’altra conferma: anche grazie a un mercato oculato e ben studiato, la Polisportiva è più convinta dei propri mezzi, più matura e intelligente nell’affrontare gli avversari, vola sulle ali dell’entusiasmo, inizia a incutere timore al resto della compagnia.
Il mercato, allora. Ha portato in dote – è bene ricordarlo – la legna, i muscoli e la quantità di quell’animale da lavoro che è Alessio Barile. L’intelligenza tattica di Gigi Palermo, anche ieri ai box per problema fisico. I goal, le giocate e le gioie per gli occhi di Sergio Decillis, già a quota sei in quattro partite disputate.
E i meriti – tanti, davvero tanti – a Danilo Danisi, il condottiero più maniacale che ci sia, li vogliamo dare?
Cosa raccontare, allora? La prima frazione è un festival di reti. Quasi tutte bitontine. Apre le danze Decillis dopo 2’, assistito superbamente da Luigi Giancola in azione personale coast to coast. Al 4’ è lo stesso centrale a firmare il raddoppio con un preciso tiro da fuori, dopo aver arpionato la sfera in fase offensiva. Il Brindisi accorcia le distanze con il rigore sotto la traversa di Caselli, e lo fa in inferiorità numerica dopo l’espulsione ingenua di Perseo, troppo criticone verso il direttore di gara.
È soltanto un fuoco di paglia, perché poi la valanga neroverde si abbatte con Decillis, Dario Orlino, la rete del bentrovato Raffaele Santoruvo, e la tripletta dell’ex attaccante della Diaz Bisceglie.
Ergo, è già una partita di tennis al cambio di campo.
I restanti 20’ sono a ritmo un po’ più lento perché il Bitonto non ha bisogno di dimostrare più nulla. I tifosi comunque assistono a un altro goal per parte: Michele De Liso per i padroni di casa, Cava per gli arancioni ospiti di giornata.
A fine partita, i numeri vanno aggiornati: terza vittoria consecutiva (11esima totale), quinto risultato utile di fila (13 punti raccolti nel solo girone di ritorno), 35 punti racimolati con una partita in meno rispetto agli altri, a -5 dalla vetta occupata da Editalia e Barletta. Per una C1 del tacco d’Italia che nessuno vuole governare. E pensate: 101 reti segnate, soltanto 71 subite. Il che rende quella dei leoncelli la seconda difesa più forte del lotto.
Martedì si torna in campo per la fermata numero 21. Si andrà a far visita al Palo del Colle, per un derby tutto da vivere e davvero da brividi.