Ormai è diventato un pensiero puntato con decisione dal 18 dicembre, il mercoledì sera ordalico della vittoria, con tanto di qualificazione da thriller goduriosa, contro il Canosa.
Ma adesso, quando mancano ormai poche ore, la (giusta) tensione è ormai un compagno di merenda. D’altronde, però, l’obiettivo è davvero di quelli importanti. Portare a casa, all’ombra dell’olivo, per la prima volta, la Coppa Puglia, il prestigioso trofeo regionale, che poi dà diritto a disputare persino le fasi nazionali.
Certo, la Polisportiva Bitonto ci ha provato anche l’anno scorso, e lì a vincerle è stata solo la lotteria dei rigori al cospetto delle più forti di tutti, il Taranto, in semifinale. Ma, nello scenario di Barletta, dove si era consumato il tutto, si partiva da outsider e per fare le sgambettatrici a chi ne aveva di più.
Questa volta, lo scenario della starting grid è completamente capovolto, perché le leoncelle hanno tutte le carte in regola per fare la voce grossa. Sia per la fame di vittorie, inculcata dall’inscalfibile presidente Silvano Intini, sia per il roster di assolute fuoriclasse che sta dominando, da imbattuto, il Campionato di serie C, sia perché vincere tutto, in questa stagione, è la mission dichiarata.
Perché in casa neroverde sono stanchi di essere sempre allo stesso punto e di vedere altri alzare i trofei.
Come è chiaro che sia, alle leoncelle del neo mister Danilo Danisi, tornato dopo quasi dopo mesi sulla nave di questa immensa famiglia chiamata Polisportiva, le avversarie non posizioneranno il tappeto rosso. Innanzitutto c’è il Leuca (domani alle 15), rognoso e spigoloso roster quarto in classifica dopo il girone di andata. E dall’altra parte del tabellone se la contenderanno New Cap Sammichele, battuto in stagione solo dalle leoncelle e il più temibile degli avversari, e il Leverano, cresciuto assai durante la stagione con alcuni innesti ad hoc.
Ma, con il giusto rispetto che si deve portare a tutti in queste competizioni, sono le suddette avversarie a dover temere la lepre capolista, e non il contrario.
Ancora poche ore, allora, e in quel di Cisternino sarà quel pallone rotolante a dare i giudizi. Insindacabili come sempre.
Tutta la città, ne siamo convinti, sarà un unico tifo e un solo abbraccio verso le nostre affamate e fameliche ragazze.
Loro lo vogliono, e se lo meritano.
Affinché nella calza che mangeremo festeggianti tornando dal brindisino sia davvero colma di felicità.