Aloisio e Foggetti e campionato ormai in cassaforte.
Con due reti dei centrocampisti l’U.S. Bitonto espugna anche il sintetico di Lucera (1 – 2), centra il 10° successo in trasferta (il 21° stagionale su 26 partite disputate) e, oltre alla fresca Coppa Italia di Promozione, si cuce sulle maglie più di ¾ di Eccellenza.
Chi pensava a una capolista appagata dopo lo storico successo di giovedì e magnanimo verso una squadra, il Lucera, penultimo in classifica e voglioso di punti per evitare la retrocessione diretta, si è dovuto ricredere perché questo Bitonto non concede davvero niente a nessuno. E gioca come il gatto che si infinocchia e mangia il topo: subito in vantaggio, infatti, i neroverdi hanno pensato a controllare le scorribande dei padroni di casa, e a punirli con il raddoppio a fine frazione. Nella ripresa, poi, ritmi bassi e nessuna voglia di strafare, e il gol (meritato) della bandiera dei padroni di casa serve soltanto a mettere un po’ di pepe nei minuti finali.
Mister Angelo Coscia (vice di Muzio di Venere, ieri squalificato) deve fare a meno degli eroi di Coppa Modesto e Roselli, decide di schierare al loro posto Aloisio e Capriati e preferisce Belviso a Lomuscio.
L’approccio della capolista al match è di personalità, e il più pericoloso è Aloisio che già al 1′ sfiora il vantaggio con una botta da fuori intercettata in due tempi da Ferrazzano. Che invece si addormenta (come tutta la squadra di casa) al 6′ quando consente allo stesso centrocampista bitontino di colpire indisturbato di testa nell’area piccola su angolo battuto da Bonasia. Due giri di orologio più tardi il numero 7 potrebbe già raddoppiare, ma la sua conclusione da fuori finisce sull’esterno della rete.
Dopo 10′ di grande sofferenza, il Lucera inizia a mettere la testa fuori dal guscio e a presentarsi dalle parti di Lattanzi, che ha il suo bel da fare per dire di no a Ricci e Barisciani, mentre ha del fenomenale il suo intervento al 19′ sempre su Ricci a conclusione di una bella azione corale della squadra di casa.
Che capisce che può tranquillamente osare, e tra il 23′ e il 29′ crea altre tre situazioni insidiose, ma i suoi avanti sono troppo imprecisi.
Il Bitonto, invece, è di un’altra concretezza e si vede al minuto 44′: Capriati offre una palla centrale deliziosa a Foggetti, il Lucera sbaglia la tattica del fuorigioco e per il folletto ex Modugno è una passeggita avviarsi tutto solo verso Ferrazzano e batterlo con un tocco sotto in uscita. 0 – 2 all’intervallo e primo gol in campionato per il giovane centrocampista neroverde. È il 12° giocatore che la corazzata di mister di Venere manda in rete in questa stagione.
Nella ripresa, il Bitonto non ha alcuna intenzione di tenere alti i ritmi e lascia il pallino della contesa in mano agli avversari, limitandosi a controllarne le folate offensive. Il Lucera, dal canto suo, non si dà per vinto e prova a riaprire il match dapprima con Iannicello (5′, tiro alto), due volte con Prencipe (10′, tiro fuori imbeccato da Pesolo, 29′ tiro da fuori centrale), e soprattutto con Ricci che al 33′, tutto solo davanti a Lattanzi, manda alto di testa un angolo dalla destra di Pesolo. Il gol arriva al 43′: bella azione corale, palla a Ricci che defilato sulla destra mette una palla rasoterra al centro dell’area dove Di Bisceglia è bravo a piazzare la palla sul palo più lontano e a non lasciare scampo a Lattanzi.
È l’ultimo sussulto della partita in cui alla fine i conti tornano sempre per i leoni neroverdi, che portano a 11 i punti di vantaggio sullo Sporting Altamura, bloccato in casa dal Real Modugno, e che vedono sempre più a portata di mano il “double” campionato e Coppa Italia.
D’altronde bastano i numeri per capire come è improbabile che il Bitonto non centri il suo obiettivo: 21 vittorie (più 3 pareggi e 2 sconfitte) in 26 partite disputate (e con una partita in meno); 66 punti su 78 disponibili; miglior attacco del campionato (57 gol fatti) e miglior difesa (18 gol subiti).
E domenica al “Città degli Ulivi” arriva proprio la squadra murgiana, costretta a vincere se vuole ritardare di qualche altra settimana un verdetto ormai già scritto. Per i neroverdi, invece, una chance ghiottissima per chiudere quasi matematicamente il discorso Eccellenza.