C’è anche il bitontino Cosimo Modugno nell’operazione “Vortice – Maestrale”, che ieri ha decimato il clan Strisciuglio di Bari. Questo, in concorso con altri arrestati, è accusato di aver aggredito nel 2016 Vito Milloni all’interno del cortile passeggi nella terza sezione alta sicurezza della Casa Circondariale di Bari, mediante l’uso di un rudimentale taglierino, provocando tagli sia sul viso che sul cuoio capelluto e trauma cranico commotivo. Donato Cassano e Vito Romito agivano materialmente mediante l’uso del taglierino, mentre Vito Antonio Catacchio, Salvatore Ficarelli, Cosimo Moduno e Tonino Rizzo impedivano, facendo da muro, che il personale di vigilanza della polizia penitenziaria, potesse avvedersi dell’aggressione in atto. Ma la presenza della nostra città all’interno delle 1600 pagine dell’ordinanza d’arresto, si concretizza anche per il dialogo con la vicinissima Palo del Colle, dove avveniva (e probabilmente continua) lo spaccio per conto del clan Cipriano. Durante la conferenza stampa, svoltasi nell’aula bunker del nostro Tribunale, si è evidenziato come il clan Strisciuglio fosse egemone non solo nel campo delle estorsioni e del possesso delle armi, ma anche – appunto – nello spaccio in tutto l’hinterland barese (specie a Palo del Colle, Rutigliano e Conversano). Uno dei più eclatanti casi descritti nel corso della conferenza stampa riguarda uno spacciatore del clan Misceo che si stava permettendo, pur essendo ai domiciliari, di vendere non per il clan Strisciuglio ma “’sottomano’ anche droga procuratagli – si legge nell’ordinanza – da Ciccio ‘Cipriano’ di Bitonto” (il pluripregiudicato Francesco Colasuonno, al vertice dell’omonimo clan). L’attività dell’uomo viene confermata dall’arresto dei carabinieri, avvenuto nell’agosto 2017, perché trovato in possesso di eroina e hashish. Quattro sodali degli Strisciuglio, dunque, vanno a Palo e “sfondano con i piedi il portone dell’abitazione dell’arrestato domiciliare, entrano e lo minacciano armati di kalashikov e pistola – ha spiegato la pm Lidia Giorgio -. La moglie chiama i carabinieri, lo grida, lo fa capire apertamente e, quindi, questo commando se ne va”. Ma non si arrendono volentieri e continuano con le intenzioni di intimidirlo: “mo lo ammazziamo proprio, così ce lo togliamo davanti, che è un traditore”. La soluzione sarebbe stata anche una cessione di “50 mila euro, altrimenti te ne dovevi andare da Palo, ci dovevi lasciare la casa”. Ma a mettere una “buona parola” per l’arrestato domiciliare avviene un meeting criminale tra esponenti degli Strisciuglio e dei “Cipriano” (‘La zampan’ e ‘U mnunn’) prima a Palo e poi a Bitonto, dove si risolverà la questione.
A proposito della posizione del Modugno, l’avvocato Giuseppe Galliani precisa: “Il mio assistito, pur indagato nell ambito del citato procedimento, non risulta essere stato tratto in arresto a seguito della operazione denominata Vortice -Maestrale atteso che il G.i.p. presso il Tribunale di Bari non ha ravvisato “attuali esigenze cautelari, vieppiù tenuto conto della mancanza di contestazioni per delitti associativi a suo carico” in tal senso di fatto confermando sostanzialmente la pronuncia assolutoria resa da altro G.u.p. nell ambito del procedimento denominato Agorà al cui esito veniva assolto qualche anno fa dalla contestazione mossa di essere partecipe del cosiddetto clan Strisciuglio”