Frizzante, divertente, in grado di appassionare e strappare un sorriso anche a chi non è cultore dell’opera.
Il Bitonto Opera Festival fornirà una dose di buonumore e di bel canto questa sera, venerdì 3 dicembre alle ore 20.30, con la “sua” “La Vedova Allegra”.
L’operetta in tre parti di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, sarà portata in scena al Teatro “Traetta” di Bitonto per la “Winter Edition” della rassegna di musica lirica della città dell’olio. E già si preannuncia scoppiettante.
Ad assicurarlo il maestro Riccardo Canessa e la regista Maria Rosaria Catalano.
Il primo, uomo di teatro di stirpe e di fatto, calcherà per la prima volta il palco del “Traetta”, portando in scena un particolare Njegus.
«Non posso tradire la mia napoletanità» confessa il maestro, che per il suo ruolo si ispirerà «ad un personaggio della nobiltà napoletana, un po’ cialtrone, gaudente».
L’impiegato di cancelleria dell’armata pontevedrina avrà infatti l’indole del celebre barone Pinuccio Ardia, «un viveur caprese con un modo di parlare molto particolare». «Ci sarà un po’ di Napoli in questa rappresentazione, ma non in modo smaccato» promette.
A dare una marcia in più, l’empatia creata con il Barone Zeta, interpretato da Leo Antonio De Gaetano.
«Speriamo di far divertire il pubblico, che dopo tanto tempo torna finalmente a Teatro» è l’auspicio di Canessa.
La collaborazione con il Bitonto Opera Festival, nata da un’idea di Giuseppe Maiorano, nel cast del suo particolare “Elisir d’Amore”, risale infatti a febbraio 2020, ma il progetto si è arenato a causa della pandemia.
A dettare i movimenti scenici sarà invece Maria Rosaria Catalano, al suo debutto in regia.
«Collaboro da tempo con il Bitonto Opera Festival, come artista del coro e solista. Nel 2019 ho potuto lavorare a fianco al maestro Carlo Antonio De Lucia per il “Rigoletto”, occupandomi principalmente di costumi. Ora la svolta, grazie alla fiducia accordatami dallo staff» dichiara la regista, che potrà contare sul supporto e la professionalità delle assistenti ai costumi Silvia Spaggiari e Gisella Schiraldi e dello scenografo Giuseppe Grasso.
«Ho proposto io stessa la rappresentazione de “La Vedova Allegra”, a cui sono molto legata».
Nell’ottobre 2019, Maria Rosaria Catalano ha avuto infatti la possibilità di debuttare un piccolo ruolo dell’operetta a Salerno, per la stagione del Teatro “Verdi”, al termine degli studi in conservatorio.
«L’operetta è un genere non molto proposto in Puglia o spesso viene affidata ad attori, non a cantanti lirici. Noi siamo pronti a portarla in scena con un taglio un po’ diverso».
«Ho lavorato sodo per garantire al pubblico uno spettacolo divertente e leggero, anche per chi non è melomane» assicura la Catalano.
A far sorridere il pubblico ci penserà il ricchissimo cast.
Insieme a Njegus e al Barone Zeta, ci saranno infatti anche Teresa Ranieri (Hanna Glawari), Achille del Giudice (Danilo Danilowitsch) Rosita Rendina (Valencienne), Gaetano Amore (Camille de Rossillon), Antonio Palumbo (Visconte Cascada), Jacopo Maria Dipasquale (Raoul de St. Brioche), Terenzio Russo (Bogdanowitsch), Stella Roselli (Sylviane), Biagio Cuscito (Kromow), Simona Caliandro (Olga), Onofrio Torres (Pritschitsch) e Marcella Diviggiano (Praskowia).
Gli artisti, il Coro, guidato dal maestro Giuseppe Maiorano, e l’Orchestra del Bitonto Opera Festival, con al pianoforte Stefania Paparella, saranno diretti dal maestro Antonello Ciccone.
I biglietti sono ancora disponibili presso il botteghino del Teatro “Traetta” al costo di 15 euro per la platea, 10 per gli ordini.
Per info e prenotazioni, è possibile contattare telefonicamente il numero 0803742636.
La tappa bitontina de “La Vedova allegra” rientra nel cartellone della stagione lirica concertistica finanziata dalla Regione Puglia, nell’ambito delle attività PACT – Polo delle Arti, Cultura e del Turismo e PiiiL Cultura Puglia.
L’evento del Bitonto Opera Festival, che fa parte della Stagione musicale 2021/2022 del Teatro “Traetta”, gode inoltre del patrocinio e del supporto del Comune di Bitonto e del Teatro Pubblico Pugliese.