Chi ama la propria città, avrà sempre il piacere di riscoprirla e di guardarla con stupore.
E’ stato questo lo spirito che ha animato ieri, in una di quelle domeniche che si dedicano solitamente alle passeggiate in riva al mare, il percorso trekking tra le antiche corti del centro storico di Bitonto.
L’Assessorato alla mobilità sostenibile ha promosso questa iniziativa che è rientrata nel programma di “M’illumino di meno” del corrente anno e che preannuncia l’adesione del Comune alla “Primavera per la Mobilità Dolce 2018”, lanciata dall’Alleanza per la Mobilità Dolce.
Dal 21 marzo al 21 giugno in tutta Italia saranno organizzati decine di eventi per chi ama pedalare, camminare, scoprire ferrovie turistiche e la cultura del proprio territorio.
A Bitonto, intanto, grazie alla collaborazione delle associazioni Fare Verde, Cenacolo dei Poeti, Folkèmigra, WWF Terre dei Peuceti, Bitonto da riscoprire, ANFI, SASS e i Comitati di Quartiere 1, 2, 3, 4, 6 e 9 concittadini e non hanno avuto la possibilità di conoscere parte della storia del centro antico.
Il percorso ha avuto inizio in piazza Cavour per poi proseguire verso vicoli e corti meno conosciute della città, passando per via San Luca, ad esempio, e Castelfidardo.
I partecipanti alla passeggiata sono stati accolti calorosamente da coloro che abitano in quelle case in pietra che trasudano storia e bellezza, felici di poter soddisfare la curiosità altrui anche solo aprendo le porte della propria casa o raccontando aneddoti relativi alla loro quotidianità.
Tra canti della tradizione popolare, intonati e suonati da Folkemigra, poesie, delucidazioni storico-artistiche, annunci di eventi imminenti come quelli relativi al programma della Festa Patronale da parte dell’Accademia della Battaglia ed Okiko The Drama Company, nella più assoluta tranquillità si è resa l’idea della “mobilità dolce”.
La particolarità di questo percorso trekking è stata la meraviglia nello sguardo del bitontino che ha avuto la possibilità di scoprire vicoli, corti e palazzi mai visitati, di ricordarsi storie del proprio passato o di cogliere esempi di pura cittadinanza attiva, ad esempio, nella pulizia.