Una rivoluzione
di mobilità sostenibile che abbraccerà tutta la città. Centro e periferia.
Una Bitonto
sempre più smart city, e più a misura di “girino”.
E’ il piano
ciclo-pedonale cittadino, che verrà presentato in occasione dell’approvazione
del piano triennale dei lavori pubblici, non più tardi del 30 giugno prossimo.
Lo dice ai nostri taccuini il sindaco Michele Abbaticchio, “approfittando”
della manifestazione di Città democratica di sabato scorso.
«E’ un piano
che consentirà a tutti di poter pedalare tranquillamente in periferia come
nelle arterie centrali, come nelle principali città europee, per far capire ai
cittadini che c’è un modo alternativo di arrivare ai luoghi fulcro di Bitonto».Il
progetto dovrebbe svilupparsi a raggiera, ed avrà un unico grande arrivo: il
Centro storico. Si partirà, dunque, da ogni parte della città per arrivare a
confluire nel borgo antico. Il tutto «per dare continuità alla
pedonalizzazione di piazza Cavour ed a tutte le iniziative che hanno
caratterizzato la scorsa estate», sottolinea il primo cittadino.
Il piano, si
diceva, porterà grandi cambiamenti in città. Uno di questi è la creazione di
aree ciclo-pedonali, più efficaci delle semplici piste ciclabili.
Secondo uno
studio portato avanti dagli uffici comunali, infatti, è emerso come sia
difficile istituire piste ciclabili nel centro città, vista anche la
conformazione geografica e per limitazione del Codice della strada.
«Le aree
ciclo-pedonali centrali, invece, – afferma Abbaticchio – uniscono il
vantaggio della pedonalizzazione con quello di andare in bicicletta nel Centro
storico».
Aree
ciclo-pedonali fanno rima con parcheggi. La seconda rivoluzione in questione.
Perchè, ovviamente, il progetto è a “somma zero”: toglie parcheggi da una
parte, ma li crea da un’altra. Secondo le intenzioni dell’amministrazione, le
aree parcheggio dovrebbero essere tre: il Park and Ride, area dietro la
stazione ferroviaria “Bari Nord”, parcheggio dietro la fermata “Ss.Medici”.
Saranno tutte zone di scambio: si lasceranno le macchine, e si prenderanno le
biciclette. Che potranno essere posteggiate nelle apposite stazioni di sosta.
La terza rivoluzione del piano.
«La prima
stazione di sosta creata in via sperimentale- afferma l’ex dirigente
comunale – sarà quella del palazzo dell’ex sede della Democrazia cristiana
in piazza Moro- dove la cooperativa Auxilium ha già dato disponibilità anche
alla sorveglianza dei velocipedi dalle 8 alle 14».
I tempi di
realizzazione, però, non saranno brevi. Dovendo usufruire dei nuovi
finanziamenti comunitari 2014-2020, da Palazzo Gentile sperano di finire il
tutto entro il 2015. Ma questo non significa che tutto sia fermo, perchè «i
primi passi li compiremo con i fondi comunitari, e contiamo di realizzare la
prima raggiera entro la fine dell’anno», conclude Abbaticchio.