Dante
Alighieri rimase
affascinato dalle folle ininterrotte di pellegrini. Martin Lutero,
invece, si scagliò duramente contro la vendita delle indulgenze. Nella storia
della Chiesa il Giubileo ha sempre
affascinato i “cronisti” del momento e richiamato a Roma pellegrini da tutto il
mondo. Dal primo Anno Santo del 1300 voluto da Bonifacio
VIII, all’ultimo con san Giovanni Paolo II nel
2000, milioni di fedeli hanno attraversato le porte giubilari delle quattro
Basiliche Papali: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e
San Paolo fuori le mura.
Le
condizioni, infatti, sono quattro: attraversare almeno una porta santa,
confessarsi, comunicarsi e pregare secondo le intenzioni del Papa. All’inizio
la cadenza tra un Anno Santo e l’altro era di 50 anni, ma poi fu dimezzata per
consentire a ogni generazione di ricevere l’indulgenza plenaria, di viverne
almeno uno, a causa dell’alto tasso di mortalità.
Papa
Francesco, appena 2 anni dopo la sua elezione, ha voluto subito aprire un
Giubileo dedicato al tema dellamisericordia con 10 anni di anticipo rispetto all’Anno Santo
ordinario che si terrà nel
2025 secondo la prassi consolidata negli ultimi secoli di vita
della Chiesa.
L’8
dicembre 2015, festa dell’Immacolata Concezione, il Papa ha aperto a Roma
la Porta Santa, che sarà, fino al 20 novembre 2016, un anno
speciale, dedicato alla riflessione sulle opere di misericordia “verso tutto
ciò che è umano” (Misericordiae Vultus 9) e il cui motto sarà “Misericordiosi
come il Padre”.
Bitonto
avrà due Basiliche giubilari, sulle 6 della nostra arcidiocesi e sulle 70 presenti in tutta Puglia: la
Concattedrale e il Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano. Due strutture
che rappresentano davvero, all’interno dell’anno dei pellegrini bitontini e
non, il fulcro della fede, verso la nostra Immacolata e verso i santi anàrgiri.
Proprio
ieri, in concomitanza con la festa della nostra Immacolata, dinanzi ad una
grande folla di fedeli, Mons. Francesco
Cacucci ha aperto la Porta Santa della Cattedrale (la prima ad inaugurare
il Giubileo in tutta Puglia): «Non è
soltanto un riferimento di luoghi o di Chiese – dice ai nostri taccuini l’arcivescovo
–, l’anno
Giubilare è l’anno della misericordia, cioè l’anno in cui dobbiamo riscoprire
nella nostra vita, nella vita sociale, nella vita comunitaria, la misericordia
di Dio. E la misericordia di Dio è il suo perdono, ma soprattutto il suo amore
tenero».
«Come per Maria, anche per noi
non accade nulla per caso – ha
detto durante l’omelia -: la Chiesa ha voluto
che noi risplendessimo nella grazia di Maria che è porta del cielo ed è fatta
dall’amore di Dio. L’amore gratuito deve acquistare il colore della
misericordia: come Dio dà il suo cuore, anche noi, da miseri peccatori,
dobbiamo imparare a donarci gratuitamente ricordando l’origine del termine “misericordia”
(miseri – cors dare)».
«Qualsiasi fedele abbia il
desiderio della confessione, troverà sempre il ministro della misericordia: non
possiamo dedicare solo alcuni momenti al sacramento della riconciliazione, ogni
istante della giornata deve essere dedicato a questo – ha concluso Cacucci -. Camminiamo verso il Signore, la solennità
dell’Immacolata ci dice come noi saremo: puri e immacolati, l’aspersione ci
ricorda che con il battesimo siamo
diventati figlio del Signore. Noi non costruiamo né la Chiesa, né la società,
né il mondo, senza un cuore nuovo».
E poi
un messaggio per il Natale ai nostri microfoni: Dobbiamo aprire davvero il cuore ai fratelli, perdonando coloro che
hanno potuto offenderci, allora sarà un Natale di pace».
La
Porta Santa della Basilica dei Santi Medici sarà aperta il 19 dicembre alle ore 18.30.