È trascorso un week end ricco di beneficenza per la
nostra città e per la comunità tutta.
Il territorio, il Gal
Fior d’Olivi hanno sostenuto la ricerca e Telethon con una due giorni ricca di iniziative.
Si è partiti sabato mattina con il recital “Natale di pace” in piazza Cavour a cura dell’Istituto comprensivo “Cassano – De Renzio” che ha coinvolto
le classi 2E, 2F e i bimbi di tutte le classi 5.
Durante il pomeriggio largo alla mostra mercato per la
valorizzazione del territorio con prodotti agricoli, alimentari ed artigianali
con la partecipazione dell’Istituto per l’agricoltura e l’ambiente “De Gemmis” e dell’Istituto Tecnico
Commerciale “Giordano” di Bitonto.
Spazio anche alle visite guidate nel centro storico e
all’interno della nostra Cattedrale a cura delle cooperative “Ulixes” e “Re Artù”.
A scaldare i cuori dei tanti bitontini e non, accorsi in
piazza sabato ci hanno pensato i “D’Antan
in Frontiera”: il blues, le ballate e poesia di strada fatta d’amore, sogni
ed illusioni.
Il mattino della domenica ha portato il caldo anche
nelle strade della città con la gara podistica a cura della Bitonto Runners e della Bitonto Sportiva.
«Oggi hanno corso cento persone – ha dichiarato soddisfatto l’assessore allo Sport,Domenico Nacci – l’anno prossimo
saremo molti di più e coinvolgeremo in maniera più capillare le scuole
bitontine».
I ringraziamenti finali sono
spettati al direttore della banca BNL, Tommaso Regina, tra i promotori
dell’iniziativa: «I veri vincitori di
questa mattina sono stati i bimbi – ha commentato – l’essenziale non è arrivare primi ma avere il traguardo tra gli
obiettivi ed oggi ne abbiamo tagliato uno importantissimo a favore della
ricerca».
«Il Gal è al servizio del territorio in ogni momento
– ha concluso Antonio
Saracino -: facciamo rete tra il
privato ed il pubblico dalle attività economiche fino a quelle benefiche, allo
sport perché la nostra terra siamo noi».
La serata si è conclusa con
il concerto delle Candy Sisters, una band tutta al femminile che ci ha
fatto tornare indietro negli anni ’60 e ’70 in un coro di memoria.