L’economia
meridionale? Continuerà a svilupparsi a macchia di leopardo.
Bitonto? È uno dei 15 comuni pugliesi più ricchi per quanto
riguarda il valore aggiunto prodotto, e lo sarà anche nel periodo
2014 – 2020.
E’
uno scenario tutto sommato positivo quello che lo studio
dell’Osservatorio banche – imprese (e pubblicato ieri sull’inserto
economico del Corriere
della sera)lascia intravedere per la nostra città, che continuerà a essere una
delle più virtuose del tacco d’Italia, e per l’economia del
Mezzogiorno in generale.
Comanda
Bari. I
dati dell’Osservatorio sottolineano che in
Puglia i primi quindici comuni (c’è anche Bitonto) contribuiscono a
circa il 47% dell’intero Prodotto interno lordo (Pil) regionale del
2014, anche se il 30% si concentra nelle mani di Bari, Taranto, Lecce
e Foggia. Gli stessi 15 enti locali danno un contributo notevole in
termini di occupazione pugliese (37,5%, di cui circa 1/3 soltanto nel
capoluogo).
E Bitonto? La nostra città è messa meglio di quanto si possa pensare.
Nella classifica dei comuni più ricchi di Puglia, si piazza al
14esimo posto, subito davanti a Corato e dietro a Martina Franca,
Monopoli e Trani. Il suo valore aggiunto è di 647,9 milioni di euro, che va incidere
per l’1,2% su quello dell’intera regione.
I
dati sulla sua produzione, dal 1995 al 2013, risultano essere una
perfetta bilancia, rispecchiando alla perfezione gli altri comuni.
Perché nel periodo compreso tra il 1995 e il 2007, infatti, il
valore aggiunto prodotto dalla città dell’olivo è aumentato del
2,1%, lievemente inferiore soltanto a quello di Bari (2,4%) e Taranto
(2,6%), ma molto più alto di Brindisi, Foggia, Barletta, Andria e
Lecce.
É
crescita negativa, invece, tra il 2008 e il 2013, ma Bitonto si
difende bene. La nostra città, infatti, ha perso soltanto l’1,7%
della sua ricchezza nel periodo di maggiore crisi economica
regionale, nazionale, europea e mondiale, comportandosi meglio di
Bari (-3,4%), di Trani (-3,6%) e soprattutto di Modugno, il cui Pil è
crollato del 5,1%.
Questo
non è un caso perché, come fa notare l’articolo dell’inserto del
quotidiano di via Solferino, la crisi maggiore si è sviluppata nelle
aree maggiormente industrializzate.
Il
segno negativo di Bitonto (e di Altamura) è dato dalla crisi
del dell’edilizia, uno dei settori trainanti per la ricchezza della
nostra città.
Futuro
roseo. Cosa
accadrà nel periodo 2014 – 2020? Secondo le previsioni
dell’Osservatorio banche – imprese, tra le aree più promettenti
c’è la Puglia centrale. Le variazioni più significative del valore
aggiunto si verificheranno a Martina Franca (+3,3%), Taranto (2,8%),
Bari e Modugno (2,6%). Bitonto si colloca subito dietro, con una
crescita della propria ricchezza del 2,4%.