Da un lato i cambi al vertice del Commissariato di a pubblica Sicurezza cittadino, dall’altra la situazione criminale attuale. Qual è effettivamente lo stato di salute di Bitonto?
Beh, se da un lato effettivamente il trend degli ultimi due anni ha visto un controllo più capillare della città e una diminuzione sensibile di rapine, reati predatori e contro il patrimonio, un’attenzione – frutto di strategie condivise ed interforze per le campagne -, dall’altro vi è una calma apparente tra criminali. Infatti dopo gli importanti arresti che hanno portato in carcere i vertici dei clan Conte e Cipriano, fuori sono rimasti pusher e referenti affiliati a gestire lo spaccio di stupefacenti.
Certo è che da quando, il mese scorso, c’è stata una importante scarcerazione (leggi qui: https://bit.ly/349lqQn), la geografia – negli ultimi dieci giorni -, almeno del centro storico, sembra essere cambiata e lo dimostrano anche i recenti arresti e sequestri sia dei Carabinieri, che della Polizia.
Il gruppo Conte che aveva occupato la zona (detta) “del Ponte” – pomo della discordia che fece sfociare nella sparatoria del 30 dicembre in cui perse la vita l’innocente Anna Rosa Tarantino- ora è arretrato ed è rimasto relegato all’originale “qurtier generale” in via Pertini. Mentre è proprio ai Cipriano che è stato lasciato il controllo del borgo antico. Ed è rifiorito anche il mercato su via Crocifisso, nei pressi delle case popolari.
Infatti dal 3 al 9 dicembre, in appena sei giorni, le Forze dell’ordine hanno sequestrato oltre 1 kg di droga – tra marijuana e hashish – che se messe sul mercato avrebbero fruttato oltre 10 mila euro di guadagni. I Carabinieri hanno arrestato un 22enne e un 44enne nel centro storico, mentre la Polizia un 19enne e un 22enne su via Crocifisso, tutti pusher che controllavano la zona da Porta Baresana fino a vico Storto San Pietro. Assieme a questi sono state sequestrate anche banconote di piccolo taglio per oltre 1400 euro e i soliti fogli di block notes dove vengono segnati acquirenti, dosi e costi.
Insomma, sembra essere floridissimo il mercato della droga e, di conseguenza, quello dello spaccio: una vera azienda che nonostante qualche colpo di mercato, non perde colpi. Anzi. Che prova anche a tener pace tra le varie fazioni, in una divisione del territorio che non fa rumore.
Di contro, nonostante la città di Andria abbia soffiato il primato per i furti d’auto a Roma e Napoli, Bitonto non fa sentire certo la sua assenza. Sono stati ben nove i furti di auto nuovissime rubate – tra domenica 1 dicembre (sei in una sola giornata) e domenica 8 dicembre – e finte chissà dove.
In contemporanea non mancano i ragazzini che si stanno macchiando di reati più gravi: non solo la detenzione personale (che viene punita con un “misero” art. 75), ma anche lo spaccio di stupefacenti e le lesioni personali.
Sono già diversi i casi – che ciclicamente tornano -, in cui gruppi di bulli (e bulle), anche per il semplice gusto di divertirsi, riempiono di botte coetanei o ragazzi più fragili specie in zona Villa e nella zona tra il Purgatorio e l’ingresso dell’episcopio, nel centro storico.
Nulla di eccessivamente allarmante (?), ma è come fuoco che cova sotto la cenere.