Era stata annunciata – e ripetuta come un mantra – che sarebbe stata una delle opere dall’impatto urbanistico più forte degli ultimi anni. Semplicemente perché lì dentro, in quelle carte, in quei progetti, in quelle misure – c’è l’idea di Bitonto 2020. Che è stata anche un cavallo di battaglia con cui l’attuale sindaco, Michele Abbaticchio, ha costruito la vittoria, bissando quella del 2012.
Ed è proprio il primo cittadino, sui suoi profili social, ad annunciare che di questa grande idea c’è un passo in avanti, a oltre due anni dai primi bombardamenti mediatici. E dall’intercettazione dei finanziamenti.
Ieri sono state affidate in via provvisoria le progettazioni esecutive. Cosa vuol dire? “Siamo nella fase ante contrattuale – spiega il vicesindaco metropolitano – in pratica è pubblico il nome del vincitore gara, e gli si chiedono da adesso documenti che servono per stipulare contratto. Hanno 90 giorni per fare tutte le progettazioni esecutive. E comunque, come già annunciato, i cantieri saranno aperti nel 2020”.
Per i veri work in progress, allora, ci sarà ancora da attendere, ma un altro tassello è stato messo a posto nel puzzle.
Vastissimo. Perché comprendere la riqualificazione di piazza Caduti del terrorismo, dell’allestimento illuminotecnico esterno e museale interno del Torrione angioino, il Lungolama (completo restyling di via Solferino, l’ex macello comunale, via Castelfidardo, via Galilei, piazza Castello, tra biciclette, aree pedonali e tanto verde), la ciclovia di via Cela per il collegamento tra il Parco dell’Alta Murgia e la nostra Lama Balice (clicca qui per articolo https://bit.ly/2qa0gQB).
“Tutte le opere – Abbaticchio dixit trionfante su Facebook – sono state finanziate grazie alla collaborazione con il sindaco metropolitano Antonio Decaro che ho aiutato, immeritatamente, nella pianificazione strategica del territorio della ex Provincia che, dall’anno prossimo, comincerà a cambiar volto grazie ai fondi intercettati in questi 3 anni”.
Il riferimento è ai 9,5 milioni di euro provenienti dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) e strappati da via Spalato nel 2017.
A cui ci sono da aggiungere i due milioni di euro con cui adesso sono in corso altri lavori di riqualificazione di villa Sylos, in via Berlinguer e in via Nenni (leggi qui https://bit.ly/2UUBdxL), con traguardo fissato a ottobre.
“Un ringraziamento particolare consentitemelo alla passata e attuale amministrazione consiliare Abbaticchio che mi ha consentito di lavorare serenamente e con grande contributo di idee, ai tecnici (politici e non) Nicola Parisi, Luigi Puzziferri, Paolo Dellorusso (non ultimo, anzi), a Rosa Calò, alle mie due giunte comunali, all’ingegnere barese ma anche bitontino Luigi Ranieri, ai miei colleghi consiglieri metropolitani e al personale dell’ex Provincia che ci dedica attenzione con grande pazienza, ai sindaci con i quali ho sempre cercato di lavorare in squadra”.