C’è
una svolta nelle indagini sulla morte del piccolo Raffaele Di Santo,
il bambino di 8 anni morto giovedì nella piscina di un agriturismo
tra Palo del Colle e Palombaio(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/ultim-ora-bimbo-muore-in-una-piscina-di-un-residence-fra-palo-del-colle-e-palombaio-mistero/6792.htm).
La procura di Bari sta indagando per omicidio colposo, e il pubblico
ministero Domenico Minardi, titolare del fascicolo, ha iscritto tre
persone nel registro degli indagati. Il responsabile
dell’associazione di volontariato che aveva organizzato la gita, il
bagnino in servizio nella masseria, la responsabile del 118
intervenuta per soccorrere il piccolo.
La pubblica accusa vuole capire se sono state commesse negligenze e/o imperizie.
L’indagine punta a stabilire se la tragedia poteva essere evitata.
Per rispondere a questa domanda, il pm ha disposto l’autopsia sul
corpicino di Raffaele, ed è stata affidata a Francesco Vinci,
dell’istituto di medicina legale dell’Università di Bari.
L’esame
è stato eseguito domenica pomeriggio al Policlinico di Bari, ed
entro 60 giorni il consulente depositerà la relazione
finale.
Raffaele,
originario di Grumo Appula, è morto dopo essere stato prelevato a
metà vasca nella piscina dell’«Agriturismo Vero», nel cuore
della campagna premurgiana a metà strada tra Palo del Colle e
Palombaio, dove si trovava con i compagni del camposcuola. A
organizzare la gita gli educatori del «Centro parrocchiale
Monteverde», gestito da una costola locale dell’Anspi,
l’associazione nazionale San Paolo Italia.