Non se ne può più.
Nella mia qualità di consigliere comunale della maggioranza, ritengo corretto ed eticamente doveroso espormi quale voce fuori dal coro, allorquando si assiste ad una vergognosa gogna mediatica contro il Consiglio di Amministrazione fatta di continui attacchi da parte di alcuni consiglieri, tanto nella massima assise, tanto quando relegano il loro pensiero a mezzi di comunicazione social con commenti velati di minacce: in ultimo, ma non ultimo, quello espresso dal collega consigliere di maggioranza prof. Brandi qualche girono fa nei confronti dell’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Servizi Vari.
Mi spiace per Francesco Brandi che nella fattispecie ritengo abbia avuto una pesante caduta di stile, ma costui dimentica che gli attuali amministratori sono tutti professionisti affermati estranei alla politica, che umilmente e senza alcun interesse, lavorano quotidianamente solo con il precipuo fine di portare avanti la nostra azienda.
Se il collega Brandi avesse realmente a cuore le sorti dell’Azienda Servizi Vari di Bitonto o della città che amministra, piuttosto che attaccare in modo del tutto populistico il CDA con frasi dal tono “se non hanno capito da soli che devono andarsene vuol dire che glielo spiegheremo meglio prossimamente”, farebbe meglio ad informarsi sullo stato critico dell’Azienda.
Eticamente, dicevo, non ritengo corretto coprire un passato colpevole a discapito di tre professionisti che cercano di mettercela tutta per far uscire dalle secche l’ASV spa.
A riprova di quello che dico, basterebbe leggersi la relazione depositata dal Consiglio di Amministrazione, ripeto, insediatosi soltanto nel mese di luglio 2018, portata all’attenzione dei Soci, avente ad oggetto l’attività svolta dall’Organo amministrativo dal giorno del proprio insediamento, per comprendere la burrascosa situazione che i nominati membri hanno ereditato quale conseguenza di quattro anni di mal governo aziendale.
“Va sottolineato”, si dice nella stessa relazione, “che quando il CDA si è insediato (26/07/2018), l’ASV spa aveva chiuso il bilancio al 31/12/2017 con una perdita di 319.624,00 euro, che andava ad aggiungersi a quelle registrate nei precedenti anni 2015 (-80.522,00 euro) e 2016 (-155.674,00), con conseguente riduzione del patrimonio netto”.
Ancora: “prima di addentrarci nel merito delle varie problematiche occorre fare un breve passo indietro: l’ASV spa ha cominciato a svolgere servizi di igiene urbana al di fuori della città di Bitonto nell’anno 2016/17, allorquando vinse la gara nel comune di Cerveteri. In tale occasione, avvenne la costituzione di un ATI con Camassambiente spa (raggiunta successivamente da un’interdittiva antimafia e da un’istanza di fallimento con pedissequa richiesta di apertura di una procedura di concordato preventivo presso il Tribunale di Bari, attualmente in essere).
Successivamente ha proseguito con l’appalto presso la città di Mesagne, con l’aggiudicazione di una gara ponte di un anno, ed infine, con gli appalti di Santeramo in Colle, Grumo Appula e Cassano Murge, facenti parte dell’ARO BA4)”.
Orbene, dalla relazione si evidenzia quanto poco accorta sia stata la partecipazione alle dette gare che altro non hanno fatto che portare ad una situazione debitoria senza precedenti, oltreché arrecare una situazione di disagio in relazione allo svolgimento del servizio di igiene urbana nella città di Bitonto, già di per sé gravato da innumerevoli criticità quali il fenomeno del littering, ovvero l’abbandono indesiderato di rifiuti da parte dei cittadini dei paesi limitrofi che hanno adottato il porta a porta spinto già da diversi anni.
L’appalto di Santeramo in Colle, Grumo Appula e Cassano delle Murge, gestito in ATI con Teknoservice srl, sottoscritto nel 2017 dall’allora Amministratore unico, Ing. Castellano, conteneva clausole impossibili per la nostra azienda. Su tutte, il CDA nella sua relazione di cui sopra, ha spiegato che “il capitolato di gara prevedeva che l’applicazione del servizio sarebbe dovuta avvenire con mezzi industriali immatricolati nell’anno 2018. Su accordo delle parti, alla ASV spa veniva concessa una moratoria di 90 giorni a partire dalla data di inizio del servizio per dotarsi di detti mezzi. Scaduta la moratoria alla data del 16/04/2018, L’ASV spa ha continuato a gestire il servizio con mezzi non conformi al contratto e con un livello si spesa sui noleggi esorbitanti rispetto alle entrate”.
L’esempio testé citato serve per comprendere un aspetto importante: l’acquisto di mezzi nuovi immatricolati nel 2018 avrebbe comportato per la nostra azienda un esborso di circa due milioni e mezzo di euro; quale unico rimedio a tale salasso, l’azienda non avrebbe potuto che ricorrere al credito bancario. Ciò avrebbe indebitato ulteriormente l’azienda e si sarebbe aggiunto al precedente finanziamento del Banco di Napoli del 2017 di un milione e mezzo di euro. Il consigliere Brandi può stare tranquillo, perché è stato l’attuale Consiglio di Amministrazione ad annullare la gara dei mezzi già precedentemente indetta dal vecchio amministratore e a decidere la cessione dell’intero ramo d’azienda dell’ARO BA4.
Penso sia giusto che i cittadini vengano posti nelle condizioni di conoscere la sciatteria con la quale questa azienda è stata amministrata negli ultimi anni e prima dall’insediamento dell’attuale organo amministrativo e penso sia giusto rispettare la professionalità di chi oggi si trova ad amministrarla.
L’ amico Francesco Brandi deve sapere che l’unica attività posta in essere dall’attuale organo amministrativo è stata quella di svolgere una ordinaria amministrazione nell’ambito di una serie di eventi straordinari che ne hanno influenzato la gestione nel corso di questo anno.
Il consigliere Brandi dovrebbe essere grato a chi non ha fatto altro che applicare severamente una politica del rigore dei conti e di tagli alle spese inutili; ciò ha attirato non poche polemiche con i dipendenti e con i sindacati, esplose in modo chiaro con lo sciopero di qualche giorno fa.
La situazione dell’Azienda Servizi Vari quindi ha origini molto lontane; se l’attuale Consiglio d’Amministrazione non può far fronte come vorrebbe alla situazione di emergenza rifiuti, di sostituzione dei cassonetti rotti, di recupero quotidiano di ingombranti in ogni angolo della città, di acquisto di mezzi nuovi per svolgere il servizio piuttosto che andare avanti con veicoli vecchi di vent’anni che passano più tempo nelle officine per le riparazioni che per strada, la soluzione non va ricercata nell’attacco continuo ai membri dell’attuale amministrazione, che a più riprese vengono ripetutamente presi di mira quale bersaglio ideale del malcontento generale.
Non dimentichiamo che questo Consiglio di Amministrazione non può concretamente realizzare alcun piano industriale sussistendo il progetto regionale della costituzione dei Comuni all’interno degli ARO e, come a conoscenza di tutti, la scelta comunale relativa alla ricapitalizzazione della SANB che, in caso di definitivo avvio, decreterà la “chiusura” di Asv spa.
È ora di smetterla di attaccare i professionisti che si sono assunti questo onere e che in un mare di difficoltà, riescono a garantire la gestione del servizio di igiene urbana nella nostra città.
Dobbiamo supportare il loro lavoro e garantirgli appoggio nelle situazioni di emergenza, come quella scaturita qualche giorno fa, nell’esclusivo interesse dei cittadini e della città di Bitonto.