Dall’Associazione Bitonto in Movimento riceviamo e pubblichiamo.
“Facendo seguito all’articolo pubblicato sulle testate giornalistiche locali sul caso dei Corpi Sanitari Internazionali Croce Rossa Garibaldina 1860 (COSINT) , è doveroso fare chiarezza sull’operato di associazioni che operano per conto di amministrazioni pubbliche e pertanto ribadiamo la nostra preoccupazione di fronte alla dualità amministrativa che si è creata all’interno di un’associazione nazionale onlus che opera volontariamente per il bene della collettività.
Premesso che:
1) All’interno della Cosint vi sono due diverse organizzazioni, con due diversi presidenti e due diversi direttivi che operano con la stessa ragione sociale. Solo una delle due agisce in uno status di legalità (non sappiamo quale);
2) voi stessi asserite di essere stati clonati, quindi non fate altro che confermare quanto da noi esposto;
3) in data 9 Febbraio 2015, il comando della polizia municipale di Bitonto inviava una comunicazione (protocollo generale n.5401/2015) ai Funzionari di Vigilanza, agli addetti all’URP, al Sindaco di Bitonto, all’Assessore al Marketing Territoriale e all’Assessore alla P.L.E.A, in cui si dichiarava che in virtù del contenzioso in corso tra le due organizzazioni, si sospendevano tutti i rapporti con l’una e con l’altra struttura. Inoltre si comunicava alle due organizzazioni COSINT il divieto assoluto di usare gli uffici della Polizia Municipale per riunioni e selezione del personale;
4) Bitonto in Movimento non ha MAI preso posizioni a favore dell’una o dell’altra organizzazione, ha semplicemente messo in evidenza l’esistenza del contenzioso;
5) il 17 marzo 2016 è stato pubblicato su tutte le testate giornalistiche locali on-line un comunicato redatto dall’organizzazione opposta alla vostra, la quale rivendica gli stessi diritti reclamati da voi;
6) quanto da noi sostenuto nel precedente comunicato era già pubblicato sul sito www.cosint.eu;
Riteniamo PRETESTUOSA la vostra minaccia di denuncia nei nostri confronti, perché si cerca di nascondere dietro l’intimidazione il fatto che ci sono due organizzazioni che operano con la denominazione COSINT onlus.
Nonostante il contenzioso e la comunicazione del Comando della Polizia Municipale di Bitonto, non è ancora chiaro il motivo per cui l’amministrazione comunale continui ad invitare il COSINT onlus”.