“Non possiamo più tollerare una situazione ormai cronaca”. I dipendenti del Maria Cristina di Savoia sono ormai esausti. Dopo le proteste per le 14 mensilità arretrate, è stato necessario rivolgersi nuovamente rivolto ai sindacati.
Al termine di un incontro, tenutosi ieri mattina, FP CGIL, FP CISL e UIL FPL hanno deciso di inviare un ultimatum al presidente e al consiglio di amministrazione dell’A.S.P. Maria Cristina di Savoia.
Ecco quanto riportato nella nota:
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, considerato che alla data odierna il personale risulta creditore nei confronti dell’Azienda di 14 mensilità arretrate, non potendo più tollerare una situazione che ormai è diventata cronica ed insostenibile per lavoratori che sostengono il proprio nucleo familiare esclusivamente con il reddito riveniente dall’attività lavorativa, chiedono e diffidano quanti in indirizzo a liquidare urgentemente un congruo numero di mensilità maturate al fine di evitare un conseguente ed inevitabile ricorso alle autorità competenti per ottenere immediatamente le retribuzioni non ancora corrisposte, comunicando sin d’ora che è intenzione delle scriventi informare la Regione delle grave situazione in cui versa I’ASP Maria Cristina di Savoia, in modo che possano essere adottati gli opportuni provvedimenti per rilanciare la struttura, se ancora possibile, ovvero per decretarne la chiusura applicando leclausole prevìste dalla normativa regionale per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
In attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.