Recentemente ha
riscosso un grande successo tra il popolo virtuale lo spot natalizio di
un’azienda tedesca di Retail (qui il link).
Nello spot un anziano padre di famiglia si finge morto pur di avere tutti i
figli e i nipoti, che vivono in città diverse, a casa per Natale. La pubblicità
ha raggiunto 43 milioni di visualizzazioni su Youtube e ha commosso tutta
Europa.
L’idea del
Natale come festa assoluta della famiglia è alla base anche di “Anzibam”,
lo spettacolo organizzato ieri pomeriggio nel centro per anziani Villa Giovanni XXIII.
Il simpatico recital nasce dalla collaborazione dellascuola elementare N. Fornelli con l’istituto comprensivo C. Sylos e ha visto
la partecipazione degli anziani del centro, che hanno preso parte allo
spettacolo con genuino coinvolgimento e un po’ di impacciato imbarazzo.
I bambini
della IV D della Fornelli e i ragazzi della II H della Sylos si sono cimentati
in canti natalizi più o meno noti, in simpaticissimi sketch in dialetto, in dolci danze e nella classica
rappresentazione della Natività con la Sacra Famiglia, gli angeli e i pastori.
Inoltre, nella realtà fittizia del palcoscenico, i giovani artisti hanno
aiutato nonno Ugo a volare a New York per passare il Natale con il figlio
lontano, sua nuora e i suoi nipotini. Le barriere linguistiche che separano le
diverse generazioni non contano: con il linguaggio dell’amore è facile
comprendersi.
Con il canto
e la recitazione i ragazzi hanno ribadito i valori cristiani del Natale, che
tuttavia non vanno dimenticati durante il resto dell’anno: rispetto,
generosità, fratellanza, amore. Hanno incitato gli spettatori a non considerare
il Natele come la festa del consumismo, durante la quale solo i regali
materiali contano. Attraverso la gioviale schiettezza del dialetto, hanno
rammentato a tutti che Natale significa stare insieme in armonia, ricchi o
poveri, davanti a una tombola mangiando i dolci tipici, come le cartellate imbevute
nel succoso vincotto.
Il recital ha coinvolto tre diverse
generazioni. Anziani, adulti e bambini hanno rappresentato passato, presente e
futuro in un quadro che ispirava tenerezza e commozione.
«Questo è il momento in cui tutte le età
si azzerano e torniamo bambini» è stato il
pensiero espresso dal preside del I Circolo, Carmelo D’Aucelli, che assieme ad Angela Maria Mangini, dirigente scolastica della Sylos, ha chiuso
lo spettacolo ringraziando il pubblico e i collaboratori, augurando a tutti
buon Natale.