Un servizio di connettività gratuita rigorosamente a banda larga e ad alta velocità negli spazi pubblici cittadini. Tutto grazie alla Commissione europea. Tutto grazie a “WiFi4EU”.
Arriva un altro importante tassello verso una città sempre più coperta e lanciata in una connessione Internet a portata di tutti, pubblica e che fornisca una elevata qualit
A Bitonto è attiva, finalmente, dopo un ritardo dovuto alla pandemia Covid 19, l’iniziativa dal sapore comunitario “WiFi4EU”, con la quale da Bruxelles hanno inteso promuovere le connessioni wi-fi gratuite per i cittadini e i visitatori in spazi pubblici quali parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, centri sanitari e musei nei Comuni di tutta l’Europa. Un assegno di 120milioni di euro tra il 2018 e il 2020 per favorire l’installazione di dispositivi per il wi-fi all’avanguardia nei centri della vita comunitaria.
Come funziona? Il bando era rivolto a Comuni e associazioni di Comuni e prevedeva l’erogazione di un buono del valore di 15mila euro per la copertura delle spese di attrezzatura e installazione degli hotspot wi-fi. A carico dei Comuni il costo della connettività (abbonamento a Internet) e la manutenzione delle attrezzature per almeno tre anni.
Da Palazzo Gentile non si sono fatti pregare e hanno risposto alla chiamata nell’aprile 2019, risultando tra i beneficiari del voucher in questione. Due mesi dopo, a giugno, è stata messa nera su bianca la convenzione di sovvenzione che sarebbe dovuta partire entro 18 mesi, ma i tempi si sono allungati causa pandemia mondiale.
Adesso però è tutto pronto. C’è sia la ditta/fornitore che si occuperà della gestione delle piazze wifi a Bitonto centro e frazioni, sia gli spazi scelti per l’installazione degli hotspot: Sala consiliare, atri del Palazzo di città, biblioteca comunale, villa “Umberto I”. Pieno, pienissimo centro.
Le somme saranno versate dalla Commissione europea direttamente al fornitore – l’azienda “Wi-Go” srl, nel caso di specie, la stessa che si occupa della FTTH a Palombaio – attraverso il buono assegnato al Comune, senza transito di denaro attraverso il bilancio dell’ente.