Ambulanti e Bolkestein: il 25 febbraio a Milano Fiva CONFCOMMERCIO presente insieme ad oltre 3000 quadri e dirigenti per difendere la professionalità delle imprese e superare una volta per tutte la Direttiva.
L’ultima legge di bilancio e in particolare i commi 1180 e 1181 penalizzano le imprese che perdono la certezza dei propri diritti e subiscono palesi discriminazioni rispetto alle altre forme di commercio al dettaglio.
La battaglia di FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) per garantire la professionalità acquisita sul proprio posteggio viene, con questa legge, subordinata a fattori reddituali anacronistici. In sostanza, con l’applicazione delle nuove norme, non solo non si esce dalla Direttiva Bolkestein, ma le imprese sono discriminate in base al reddito familiare.
Il 25 febbraio oltre 3000 quadri e dirigenti FIVA Confcommercio si sono riuniti in un’Assemblea Nazionale.
Le richieste di FIVA al Parlamento: la cancellazione di quanto approvato con la legge 205/2017 e il superamento, una volta per tutte, della Direttiva Bolkestein con l’approvazione di una legge più equa e rispettosa delle imprese che definisca il principio della Professionalità maturata sul posteggio, una reale lotta all’abusivismo commerciale e l’adozione di un fisco più equo. Sono anni che FIVA rappresenta e difende la categoria degli ambulanti e denuncia il rischio reale che corrono gli operatori del commercio su aree pubbliche con il comma 1181.
Presenti in prima fila per gli Associati Fiva Confcommercio Bari e nell’ interesse della categoria tutta il Vicepresidente nazionale e Presidente regionale Andrea Nazzarini, il Vicepresidente provinciale Michele Scarcelli e Marco Colella, il Presidente Fiva Confcommercio Andria Nino Liso, il Delegato Fiva Confcommercio Bitonto Luigi Piepoli e il Direttore Confcommercio Bari Leo Carriera.