Se la circolare Gabrielli era stata emessa per gli eventi straordinari (leggi qui l’articolo: http://bit.ly/2vfRhBO), dal Ministero dell’Interno arriva una nuova misura di sicurezza ordinaria da adottare nelle zone sensibili delle città italiane, all’indomani della strage di Barcellona.
Dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo, presieduto da Marco Minniti, è partita una circolare che impone a prefetti e sindaci di riunirsi nei Comitati provinciali per l’ordine pubblico e di sicurezza.
I sindaci dei 41 comuni dell’area metropolitana di Bari – e i sindaci italiani tutti – dovranno indicare le zone di maggiore affluenza e maggiore aggregazione ritenute bersaglio di eventuali attacchi terroristici, in modo da predisporne un monitoraggio accurato. Toccherà poi a questori e prefetti organizzare, affiancati dagli amministratori locali, le misure da adottare con un numero di uomini e dispositivi adeguati.
Un primo incontro si è tenuto lo scorso sabato in prefettura (leggi qui: http://bit.ly/2ig495a): «Ci hanno chiesto di individuare delle zone difficili della città non solo come luoghi di aggregazione, ma anche eventi “normali” come sagre, processioni, aree mercatali e della “movida” – spiega la prof. Rosa Calò, presente all’incontro -. Sarà nostro compito ora capire come comportarci per fronteggiare al meglio questa nuova circolare, senza destabilizzare, per questo, i cittadini».
Per la giornata di oggi è previsto un ulteriore incontro con i maggiori della polizia municipale per comprendere come la circolare influirà nei singoli territori.
Ma si potrà davvero andare avanti così? Gestendo la sicurezza blindando piazze e strade al di fuori degli eventi? Bloccare la quotidianità della gente con blocchi di cemento (costosi, tra l’altro) servirà davvero a dare maggiore serenità ai cittadini? E dovendo pensare ad un numero maggiore di uomini, si potranno fare realmente nuove assunzioni? Anche se Bitonto, grazie alla conformazione del centro storico, ha una difesa urbanistica naturale. Pure il gradino alto dinanzi a Piazza Cavour e la stessa Porta Baresana costituiscono ostacoli netti, fanno sapere da Palazzo Gentile. Ma potrà bastare tutto questo?
Restano e sono tante le domande in sospeso, ciò che è certo è che al giorno d’oggi avere ruoli di rilievo che siano Enti pubblici o istituzioni dello Stato, sta diventando sempre più complicato.
E per i cittadini, la restrizione e la mancanza di libertà, è sempre difficile da comprendere.