L’agguato di ieri sera in Via Repubblica, perpetrato da un commando di cinque individui incappucciati ai danni di un pregiudicato ristretto ai domiciliari, non poteva non scuotere l’opinione pubblica. Com’è possibile che la malavita bitontina sia arrivata ad alzare il tiro fino a questo segno? Un’aggressione armata in pieno centro, nella strada dello shopping, all’ora di punta, con tante famiglie per strada, non si era ancora vista. Al di là di autogiustificatorie osservazioni, che pure abbiamo letto, ieri sera poteva scapparci ancora una volta una vittima innocente. Ovviamente, sulla gravissima situazione attuale, si è interrogata la politica locale.
Il sindaco Francesco Paolo Ricci ha scritto: “Quello che è accaduto ieri sera ci lascia senza parole. Nonostante la presenza di diverse pattuglie della Polizia di Stato e di un posto di blocco della Polizia locale, un commando è entrato nella casa di un pregiudicato in via Repubblica e ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco. Quello che mi chiedo è: non vi vergognate? Lasciate la nostra città in pace. Abbassate le armi e non distruggete ciò che le persone per bene di questa comunità, ogni giorno, con abnegazione e sacrifici, costruiscono. Le forze dell’ordine stanno facendo le loro indagini, ma sappiate che incontrerete ogni giorno, fino alla vostra cattura, il nostro sguardo di disprezzo. Non mi stancherò mai di ripeterlo: questa non è la Bitonto che vogliamo. Ed è per questo motivo che non abbiamo alcuna intenzione di fermarci: dopo aver scritto direttamente al ministro Piantedosi, senza aver ricevuto ad oggi alcun riscontro, continueremo a chiedere un deciso e costante intervento da parte del Governo“.
Queste le parole dell’ex primo cittadino Michele Abbaticchio, vicepresidente di Avviso Pubblico: “Cinque uomini incappucciati avrebbero provato ad uccidere un essere umano agli arresti domiciliari in via Repubblica a Bitonto.
Ribadisco, all’attenzione della onorevole eletta nel nostro collegio nella coalizione di centrodestra ed a tutti gli esponenti nazionali, l’opportunità di misurare le forze dell’ordine da assegnare a Bitonto e al Sud non in base alla densità demografica ma alla vastità del territorio da controllare.
Altrimenti continueremo a prenderci in giro.
Battere un colpo“.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Domenico Damascelli, ha osservato quanto segue: “È ora di agire seriamente contro la criminalità! Basta!
Non si può tollerare che alle 19.30, in una strada centralissima e ricca di attività commerciali della nostra città, come Via Repubblica, si verifichi una sparatoria, l’ennesima. Un altro episodio gravissimo, in un orario in cui quella zona è frequentatissima da persone, simbolo di una realtà che non è più possibile ignorare. Questa ulteriore violenza non è un caso isolato, ma il risultato di decenni di lassismo e indifferenza da parte di chi ha governato il nostro territorio, che ha consentito alla criminalità di spadroneggiare e agire impunemente, sentendosi padrona di spazi e situazioni che dovrebbero invece essere sotto il controllo delle istituzioni. Recuperare il terreno ceduto alla malavita non è facile e richiede tempo, ma occorre lavorare incessantemente per restituire sicurezza e dignità alla nostra Bitonto. Non possiamo permettere che diventi ostaggio della paura e della ferocia. Ricordo a chi ricopre e a chi ha ricoperto il ruolo di ufficiale di governo che è necessario utilizzare tutta l’autorevolezza e la fermezza del proprio ruolo per agire concretamente, tutta la forza della rappresentanza di un’intera comunità per puntare i piedi e battere i pugni sulle scrivanie dove si prendono le decisioni. È deplorevole leggere dichiarazioni in cui ex politici, che hanno ricoperto ruoli istituzionali, oggi, anziché invocare unità nella lotta alla malavita, cercano di far nascere polemiche politiche, provando ad alimentare scontri tra schieramenti di partito. Proprio questi atteggiamenti irresponsabili depotenziano la lotta al malaffare.
Si tratta di incoscienti, che, per fortuna, oggi non ricoprono ruoli perché bocciati dagli elettori alle elezioni e che, invece di guardarsi allo specchio per aver causato il declino della nostra città, la buttano in caciara cercando di distrarre i cittadini dalle loro manchevolezze. Si vada avanti, tutti insieme, senza inutili e sterili polemiche, senza alcuna deleteria divisione per amore della nostra città. Difendiamola con azioni concrete, per il bene della nostra comunità. Noi non faremo mancare mai il nostro impegno, al di là di ogni colore politico“