Il Piano Paesaggistico Regionale proposto dall’assessore
al ramo Angela Barbanente sta lasciando non pochi strascichi nelle città
pugliesi.
Anche
Bitonto si sta muovendo molto per cercare di capire come muoversi in questa
situazione ancora ingarbugliata considerati i tempi lunghi che si profilano per
l’approvazione e l’esecutività del piano stesso.
Durante
i lavori delle Commissioni Consiliari comunali 3° e 4°, in seduta congiunta, è
però scoppiata la polemica tra l’amministrazione Abbaticchio e l’opposizione,
rappresentata dal consigliere comunale Franco Natilla.
“Ciò
che è successo è di una gravità inaudita
ed assoluta. Ed è il caso di dire che non ha precedenti”, tuona l’illustre
esponente del mondo arbitrale nazionale in riferimento specialmente al
colloquio con l’assessore Barbanente, che ha suggerito alla delegazione
bitontina “di procedere alla sollecita approvazione dell’adeguamento al PUTT”
“Consiglio
che l’Amministrazione ha intenzione di recepire tant’è che, dalla settimana entrante, saranno avviati incontri con le diverse
Associazioni di categoria, sociali e con i partiti”, riconosce Natilla prima di
passare all’attacco.
“A
mia precisa domanda su quale proposta di PUTT ci si confronterà durante questi
incontri, la risposta è stata che la
proposta sarà quella elaborata dalla passata Amministrazione Valla –
illustra sarcastico il consigliere Pd -. Se è così, ed è così, perché mai avete
fatto trascorrere oltre un anno e mezzo da quando si è insediato il Sindaco
Abbaticchio e nulla, ad oggi, è stato ancora
concretizzato? Perché, specie in considerazione del grave stato di stallo
in cui versa l’intero settore edilizio a Bitonto, non si è proceduto prima
all’esame di questa bozza? E conseguentemente all’approvazione in Consiglio
Comunale?”
“Nessuna
risposta plausibile e adeguata! E allora è
questo il nuovo modo di amministrare? Chi è il responsabile di questo
stallo e di questa gravissima perdita di tempo che sta provocando danni ingenti?”,
rimarca Natilla.
“Il Sindaco e la sua amministrazione,
facciano ammenda e chiedano scusa alla Città!”, conclude il consigliere più
suffragato del Partito Democratico.