“Sabato mattina ho inviato una nota ai mediatori immobiliari della Regione Puglia, vista la gravità della situazione commerciale in atto. Evidenzio immediatamente che tutti i Comuni faranno il consentito per mettere riparo, con sgravi fiscali, da questa situazione”. A comunicarlo il sindaco Michele Abbaticchio sul suo profilo Facebook.
“Il problema principale sono i costi fissi che, in questo momento, sono elevati in rapporto al mercato. Occorre che tutte le parti in causa (Governo, Regione, Comuni, proprietari immobiliari ed imprenditori) lavorino per un patto di rinegoziazione immediata delle condizioni attuali.
Se questo non accadrà da tutte le parti, tutte le parti non faranno i propri interessi. Nella lettera, di cui condivido il testo con tutti voi, vi spiego il perché”.
“Preg.mo Presidente,
con la presente sono a significare la mia preoccupazione circa la profonda crisi delle attività commerciali fortemente caratterizzate dalla concentrazione dei propri utenti. Palestre, ludoteche, scuole materne private, pub e ristoranti, cinema e teatri (per esempio) anche nella CD. “Fase 2” saranno travolti dalla necessità di ridurre drasticamente il proprio fatturato per rispettare le necessarie distanze tra i propri clienti. In particolare, il numero degli iscritti o dei “coperti” conoscerà in tal senso un verticale taglio della domanda, relegando l’offerta ad un necessario adattamento difronte a una congiuntura inevitabilmente cruenta sotto il profilo della ricaduta economica. Le rappresento, da subito, la mia volontà di far pressione, in tutte le sedi di mia competenza, verso la riduzione fiscale necessaria fino all’esaurimento degli effetti sanitari occorsi. Ma, evidentemente, tra i costi principali vengono immediatamente rappresentati dagli imprenditori in sofferenza proprio i costi di locazione. Sono, pertanto, a chiedervi di supportare la mia tesi con l’apporto delle vostre competenze professionali in tutte le occasioni che ci saranno proprie, con particolare riferimento alle conseguenze, per i proprietari di immobili occupati dalle suddette tipologie imprenditoriali, di probabili cessazioni delle locazioni. È mia convinzione, qualora nell’anno in corso non venga rinegoziato tra le parti al ribasso il canone attualmente in vigore, che i vostri clienti non riusciranno comunque a reperire nuovi locatari alle condizioni economiche precedenti all’avvento del covid, così come non li reperirebbero in tempi brevi ma medio-lunghi, tali da registrare gravi perdite dalla vacatio temporale occorsa.
Certo della vostra comprensione e del vostro autorevole appoggio, mi preme sottolineare come un’attività corretta di sensibilizzazione sia doverosa verso entrambe le parti, in alcuni casi ignare della enorme portata (sicuramente a tempo determinato) del fenomeno che ci sta interessando”