Dopo mesi di agonia, due giorni fa si è spento nella clinica austriaca dove era ricoverato Domenico Martimucci, giovane calciatore dell’Acd Castellaneta che, lo scorso 5 marzo rimase gravemente ferito nell’attentato dinamitardo alla sala giochi Green Table di Altamura.
Per mesi il ventisettenne ha lottato tra la vita e la morte, fino al tragico epilogo.
Sulla vicenda si è espresso ieri Michele Abbaticchio, in qualità di vicepresidente di Avviso Pubblico e di consigliere della Città Metropolitana di Bari: «Come consigliere metropolitano e rappresentante nazionale di una associazione pubblica di contrasto a tutte le mafie, sento il pianto di Altamura come una sconfitta pesante. La paura che blocca le azioni degli onesti non consente spesso la denuncia, favorendo assassini privi di alcuna sensibilità verso l’innocenza e la sacralità della vita. In pieno centro, nel cuore di una grande Città, la barbarie si manifesta».
Abbaticchio, in qualità di sindaco di Bitonto, ha inoltre espresso il cordoglio della comunità: «Bitonto, Mariotto e Palombaio piangono i fratelli di una terra confinante e bellissima».
Vicinanza e solidarietà alla città di Altamura e alla famiglia anche dal consigliere regionale Domenico Damascelli (Fi), che parla di «giorno di dolore».
«Su sicurezza bisogna investire ancora molto – scrive il forzista – Esprimo la più sincera vicinanza alla comunità altamurana, che piange un figlio suo, e alla famiglia di Domenico Martimucci per la profonda sofferenza che sta vivendo. Sono, questi, momenti di grande dolore per una vita strappata agli affetti e per una Nazione che ha molta strada da fare nella lotta alle mafie. In questo Paese, purtroppo, la criminalità opera con sfrontatezza, mentre i nostri uomini delle forze dell’ordine rischiano la vita ogni giorno con pochi mezzi e risorse inadeguate. E mentre cittadini innocenti come Domenico, perdono assurdamente e ingiustamente la vita. Occorre una seria virata sulla sicurezza, che deve essere una priorità assoluta su cui bisogna investire ancora molto, perché la vita ha un valore impagabile e perdite come quelle del giovane Domenico gridano al riscatto».