“Oggi viviamo in un mondo che segue rapidi progressi nella tecnologia. Il nostro modo di lavorare, comunicare e pensare è cambiato radicalmente. Al fine di far fronte a questi rapidi cambiamenti e per dare un senso al mondo che ci circonda, abbiamo bisogno di sviluppare non solo la nostra comprensione di come funziona la tecnologia, ma anche sviluppare le competenze e le capacità, che ci aiuterà ad adattarsi a vivere in questa nuova era.
Imparare i codici di programmazione ci aiuta a dare un senso di come funzionano le cose, esplorare le idee e fare le cose, sia per il lavoro e il gioco. Questo processo ci aiuta a liberare la nostra creatività e collaborare con persone meravigliose sia vicino a noi e in tutto il mondo.”
I contributi sono a sostegno di iniziative finalizzate a suscitare l’interesse e l’entusiasmo verso l’informatica nei giovani sotto i 18 anni, con particolare attenzione a ragazze e gruppi sotto-rappresentati. I contributi sono a sostegno di iniziative finalizzate a suscitare l’interesse e l’entusiasmo verso l’informatica nei giovani sotto i 18 anni, con particolare attenzione a ragazze e gruppi sotto-rappresentati. Le iniziative dovranno svolgersi durante Europe Code Week ed essere inserite nella mappa degli eventi CodeWeek.
“Il pensiero computazionale è quello proprio dello scienziato informatico” spiega Nardelli. “E’ un processo mentale per la risoluzione dei problemi: partendo da un input che ho fornito, arrivo a un certo risultato. E’ una modalità che aiuta a pianificare un lavoro, a organizzarsi; ed è per questo che è un beneficio per tutti conoscerlo, come la matematica. Ed è indispensabile soprattutto per gli adulti di domani, che altrimenti rischiano di essere consumatori passivi di computer. L’idea di Programma il futuro è proprio quella di spiegare ai bambini, anche a quelli delle elementari, a gestire le nuove tecnologie attivamente. E la prima occasione per provarci è la Code Week, una specie di prova generale della Hour of Code, l’evento mondiale che si svolgerà dall’8 al 14 dicembre”.
Un percorso – quello di inserire il coding nelle scuole primarie – che entra a pieno titolo nel programma del premier Renzi La buona scuola, che punta proprio sull’innovazione: entro quest’anno, è l’obiettivo, dovrebbe essere coinvolto già il 30 per cento delle scuole elementari. “Fino a oggi hanno già aderito 1200 classi” dice Nardelli, “e le prime 350 partono proprio durante la Code Week”. Ma che cosa faranno?
Per ora sono 20 gli esercizi proposti da Programma il futuro; per metà serve il computer, per l’altra bastano carta e penna. Perché quel che conta è il percorso della mente, indipendente dal calcolatore. Ed è importante che ci provino tutti, anche nelle scuole che non sono ancora connesse. “Il primo esercizio è semplicissimo: negli Stati Uniti l’hanno fatto in 40 milioni” continua il professore: “Si tratta di far muovere l’uccellino di Angry Birds in un labirinto, per mangiarsi un maialino. Ci aspettiamo che questo però sia solo l’inizio, e che poi le scuole vadano avanti”.
In occasione della code week del 2015 i comuni che hanno adottato l’iniziativa hanno presentato diversi programmi. Riportiamo qui di seguito l’esempio presentato per il comune di Andria.
Riportando le finalità e gli obbiettivi dell’iniziativa promossa dal prof.Bogliolo dell’università di Urbino la biblioteca si propone come contenitore di tale iniziativa da promuovere come attività extra-scolastica. Tale iniziativa permetterebbe a chi ne usufruisce di creare una rete di contatti con tutte le realta nazionali ed internazionali che partecipano a questa.
LA biblioteca svolgerebbe il ruolo di mediapartner. I media partner registrati: riceveranno in anteprima i comunicati e le informazioni ufficiali sugli eventi in programma, filtrati secondo le preferenze espresse all’atto della compilazione del modulo di registrazione; saranno segnalati sul sito del CodeWeek come fonte primaria di informazioni sull’iniziativa.
Inoltre la biblioteca, interfacciandosi con l’ente code week italia, organizzerebbe dei corsi ad hoc in base alle esigenze formative in collaborazione con le scuole che si andranno ad individuare, il tutto finalizzato per la presentazione di un progetto scelto da presentare in occasione della europe code week 2016.