Dal presidente del Consorzio Cooperative “Annunziata” riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Il
Presidente del Consorzio Annunziata vincitrice del bando inerente alla zona 167 del Comune di Bitonto
(1°comparto) a seguito della pubblicazione su un periodico locale Edizione
Aprile –Maggio 2013 , ritiene doveroso e opportuno rassegnare alcune precisazioni e considerazioni emerse proprio nella pubblicazione della lettera a firma del Presidente del Consorzio “La Maison”.
In
primis non si può non stigmatizzare il tono inutilmente polemico che sottende
un po’ tutte le locuzioni contenute nella richiamata missiva e che tradiscono ,
in maniera fin troppo evidente , una mal celata dispiacenza per gli esiti
consacrati nella Determina Dirigenziale/UUC n. 22 del 07/02/2012 con cui, a
seguito della approvazione della graduatoria definitiva per l’assegnazione
delle aree residenziali poste nel P.E.E.P. Comparto Centro Urbano del Comune di
Bitonto a seguito di apposito bando pubblico di concorso approvato con DD/UUC
n. 20 del 04/03/2011, veniva attribuito al “Consorzio Cooperative Annunziata”
da me rappresentato, il 1° posto nella richiamata graduatoria.
Né
è sembrato corretto evocare continuamente la “mano vendicatrice”
dell’Amministrazione Comunale per assegnare alla Cooperativa 2° classificata
(sic quella rappresentata dall’autore della missiva qui commentata), quella
posizione che invece il Consorzio di Cooperative , rappresentato dallo
scrivente, aveva giustamente meritato alla luce dei criteri , dei presupposti e
della normativa inserita nel bando. Introdurre la solita “guerra tra poveri”
non giova, soprattutto , ai cosiddetti “ poveri” e, alla fine, finisce per fare
il gioco di altri, che poveri non sono e che speculando sulle difficoltà e
sulle incomprensioni, che normalmente derivano da conflitti di tal genere, costruiscono
i propri interessi, e le proprie fortune.
Riteniamo
anche di precisare che giammai i comportamenti e le iniziative poste in essere
dal “Consorzio Cooperative Annunziata”, sono state il frutto di atteggiamenti
estemporanei e velleitari, anzi sono stati la conseguenza di disposizioni
pervenute da organi amministrativi, disposizioni, che stranamente poi risultano
completamente dimenticate nei gratuiti rilievi contenuti nella missiva del
Comune di Bitonto del 22/02/2013, richiamata dal sottoscrittore della missiva
in commento .
Sicuramente
il complesso iter procedimentale posto in essere al fine di pervenire alla
sottoscrizione della Convenzione, avrebbe richiesto un approfondimento meno
polemico e più compiuto, in ordine alle reali problematiche emerse ed
evidenziate nel voluminoso carteggio intercorso fra il Comune di Bitonto e il
Consorzio Annunziata .
Meritevole
di approfondimento, è la disamina dell’art. 7 della Convenzione i cui snodi
interpretativi costituiscono la chiave di volta per il superamento dell’impasse
attuale.
Ho
parlato di snodi interpretativi non già modificativi, il che equivale a dire
che la richiamata clausola convenzionale ha sicuramente in sé gli elementi per
consentire una rapida conclusione della vicenda e quindi la sottoscrizione
della Convenzione.
Un approccio serio al problema è, soprattutto, una risposta al titolo
dell’articolo (FACCIAMO CHIAREZZA SULLA 167) è sicuramente quella di costruire
una interpretazione condivisa, ma pur sempre rispettosa della norma nel suo
collegamento sistematico all’interno del
complessivo dettato dispositivo della Convenzione, che consenta di superare le
difficoltà operative, di natura oggettiva, incontrate (e quindi non solo
afferenti il Consorzio Annunziata, ma anche la Cooperativa “La Maison”e più in generale
qualsivoglia altro soggetto, anche non cooperativo, che si fosse misurato con
il problema).
Conseguentemente
e proprio nell’interesse di quei “poveri” di cui parlavamo prima, sarebbe stato
ed è molto più produttivo ai fini sociali, evocare e richiedere
all’Amministrazione Comunale, come sta facendo questo Consorzio, una
collaborazione costruttiva, anziché interventi di tipo sanzionatorio.
Il
Consorzio Cooperative Annunziata, in ispregio alla ondata di disfattismo che
si sta strumentalmente ingenerando in alcuni dei suoi soci, si sta adoperando
ormai alacremente e con sempre maggiore tempestività al fine di offrire soluzioni
efficaci e costruttive, che molto probabilmente porteranno alla stipula della
Convenzione.
L’impatto sociale ed economico che un simile evento porterà alla
città di Bitonto, sarà sicuramente straordinario, e rimetterà in moto un
meccanismo di sviluppo imprenditoriale ed occupazionale, sicuramente
rivoluzionario rispetto all’attuale momento di crisi che affligge anche la
nostra città. Di qui il conclusivo invito a tutti, e in primis,
all’Amministrazione Comunale per uno sforzo comune al fine di rendere possibili
gli obiettivi innanzi indicati”.