La domanda è una sola. Perché ieri (Gian)luca Abete era a Bitonto? Perché è stato ospite dell’Istituto comprensivo “Carmine Sylos” nella Giornata mondiale dell’infanzia, e non a caso. Sia perché la scuola di via Matteotti da quattro anni ha avviato un bellissimo percorso con Anpil Onlus, che dal 1991 svolge attività di cooperazione finalizzate allo sviluppo in favore dei Paesi del Terzo e Quarto mondo, rivolgendosi con particolare attenzione all’infanzia disagiata e abbandonata. E che ha portato la scuola già ad adottare sette bambini.
Sia perché il notissimo volto di Mediaset dal 2014 sta portando avanti il suo tour in giro per lo Stivale. Si chiama #noncifermanessuno ed è in pratica un invito a credere e perseguire sempre e comunque, a testa bassa e nonostante le difficoltà, i propri sogni.
E lui è l’esempio lampante. La sua vita, soprattutto quella prima di approdare al Tg satirico di Antonio Ricci.
Era un animatore dei matrimoni napoletani. Un mestiere non di primo, primissimo livello, ma fatto con assoluta umiltà e impegno, tanto da farlo sorridere perché rendeva contenti i bambini, e lo ha fatto diventare il più richiesto del settore.
Dopo le animazioni, quindi, il passo successivo è il clown, intrapreso un po’ per caso ma nell’ottica di sperimentare in continuazione e sperimentarsi.
E anche qui – ha spiegato il 45enne nativo di Avellino – il successo non è mancato, nonostante le difficoltà iniziali e il non saperlo fare, il pagliaccio.
Arriva, quindi, nel 2001, lo sbarco in televisione, in una piccola emittente televisiva locale, con un format ideato e scritto da lui (“Marameo”), mentre nel 2003 e 2004 passa a condurre “Sui Generis”.
Dal 2005 diventa – tramite concorso e al voto dei telespettatori – inviato di “Striscia la Notizia” dalla Campania, la sua Regione.
“Ho sempre pensato – ha sottolineato Abete – che raccontare la mia storia possa essere utile ai più piccoli, ai bambini, a tutti coloro che hanno dei sogni. Bisogna continuare a perseguirli anche davanti a tutti gli ostacoli che inevitabilmente ci saranno, perché la perseveranza, l’impegno e la volontà sono più forti di tutto”.
Con lui, a parlare a un folto gruppo di ragazzi in visibilio, Massimiliano Salerno, direttore generale di Anpil, Alessandro Corallo, scrittore e dal 1992 redattore di “Striscia la notizia”, e il dirigente scolastico dell’istituto, Angela Maria Mangini.