I ragazzi conoscono davvero le conseguenze delle proprie azioni?
Essere fermati per un “banale” art. 75, illecito amministrativo per detenzione personale di sostanza stupefacente, davvero non comporta nulla?
Hanno provato a dare delle risposte il sostituto Commissario Angelo Ditaranto e l’Ispettore Massimo Spizzico invitati dal Liceo Linguistico Europeo, che nell’ambito delle attività di informazione rivolte agli studenti cerca di far avvicinare i giovani alle istituzioni e a fornire loro utili strumenti di socializzazione e conoscenze.
«Spesso i giovani, e non solo loro, sono sprovvisti delle nozioni di base del tessuto sociale: un ambito familiare di frequente in difficoltà, scuole sottoposte a pressioni avvilenti e luoghi pubblici sempre più estesi e socialmente articolati – ha spiegato la proprietaria Fiorella Carbone -. Per questo abbiamo pensato di condividere questo percorso con la Polizia di Stato e la Municipale».
I ragazzi sono l’anello finale di una lunga catena fatta, a grandi livelli, da spaccio, controllo e dominio del territorio, conflitti a fuoco e molto altro. Involontariamente, con l’acquisto e il consumo di sostanze diventano i veri finanziatori delle organizzazioni criminali che si muovono sul nostro territorio.
«Avere a che fare con un interlocutore diverso dai docenti per loro può essere positivo – hanno aggiunto i due agenti -. Il nostro interesse è salvare questi ragazzi: anche solo il passaparola tra loro, tra gli amici, può aiutare ad uscire dalla debolezza dell’uso e consumo di sostanze».
Molto spesso accade che i ragazzi accompagnino i loro amici a comprare la “dose” perché non sanno com’è fatta, cosa si prova, dove si va, e di lì a “provarla” il passo è davvero breve. E, attualmente, il pericolo è quello delle droghe sintetiche e il ritorno all’eroina, che negli anni ’80 e ’90 portava anche a conseguenze mortali, oltre che alla trasmissione del virus dell’HIV.
Nel caso in cui “si detiene illecitamente, sostanze stupefacenti o psicotrope anche in minime quantità può essere sospesa la patente di guida, la licenza di porto d’armi, il passaporto, il permesso di soggiorno o il divieto di conseguirli, senza contare tutto il programma terapeutico e socio-riabilitativo (Art. 122 dello stesso Dpr)”. Rimarrebbe comunque traccia anche nel proprio “storico” in caso, per esempio, di un concorso pubblico.
Gli incontri dell’European Lenguage School non finiscono qui: prossimamente gli studenti incontreranno la Polizia Municipale: si parlerà degli atti indecorosi che si perpetrano nel nostro centro storico. Del rispetto della segnaletica e dell’educazione stradale con le relative sanzioni.