I corsi da effettuare saranno due. Uno, che si svolgerà a febbraio 2019, riguarderà la potatura e durerà una settimana intera per un totale di 32 ore. L’altro sarà effettuato a maggio 2019 e tratterà le tecniche di innesto per un complessivo di 16 ore. A sostenerli docenti del dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e territoriali dell’ateneo barese con esperti del settore. Con tanto di lezioni teoriche e pratiche e attestato finale.
Si tratta del pezzo pregiato dell’accordo firmato tra il Comune di Bitonto e l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali, messo nero su bianco già nei mesi precedenti ma licenziato dalla giunta comunale qualche giorno fa.
Più che accordo, siamo dinanzi a una vera e propria collaborazione “finalizzata – si legge nella delibera approvata – alla presentazione delle tecniche di potatura e di innesto per l’olivicoltura da reddito, con riferimento anche ad areali infestati dalla Xylella fastidiosa, responsabile del fenomeno conosciuto come CoDiRO (complesso del disseccamento rapido dell’olivo)”. E per il quale “gli agricoltori, i sindaci, i ricercatori, le istituzioni e i cittadini sono in fermento, dal momento che in gioco non ci sono solo i prodotti nostrani, il caratteristico olio pugliese e le olive di ogni forma e varietà, ma l’economia di un territorio rigoglioso che trova nell’ulivo e nell’olio gli elementi fondanti della sua identità e cultura secolare e la salute di tutti noi”.
E i corsi sono, quindi, il primo passo concreto di questo percorso di intenti, e rientrano, inoltre, nel più ampio progetto triennale denominato “Coltura dell’olivo e cultura dell’olio d’oliva in Terra di Bari” di cui Palazzo Gentile è capofila insieme alla cooperativa Ulixes.
Sono rivolti, in modo particolare, a chi possiede aziende agricole, agli agricoltori, ai coltivatori diretti ma anche e, soprattutto, ai giovani, a quei giovani che vogliono affacciarsi (o lo hanno già fatto) nel mondo dell’agricoltura.
Per la loro organizzazione, da Palazzo Gentile impegneranno una spesa di 5mila euro.