Giacomo Bruno è un uomo sempre gioviale che ha una grande storia da raccontare. Tutto ebbe inizio trent’anni fa, quando l’allora prete di periferia don Ciccio Savino – oggi vescovo di Cassano all’Jonio – suggerì a lui ed al compianto Franco Marrone l’idea di far sorgere a Bitonto una sezione della “Fratres – donatori sangue”. In men che non si dica e pur tra mille difficoltà, partì l’avventura che sabato scorso, presso l’Auditorium “De Gennaro”, ha tagliato il traguardo ragguardevole dei sei lustri. Per l’occasione, è stato organizzato un interessante convegno dal titolo “Donare è…”, con i puntini sospensiva a dire che dev’essere un offrire se stessi senza fine.
Don Vito Piccinonna, dunque, ha illustrato quale concezione di vita ci sia dietro una donazione: “Donare indica una visione di vita ed una missione, è una decisione che afferma l’importanza di condivisione e solidarietà. La specie umana non può sussistere senza il dono”. “Donare è rinnovare e continuare a tessere il filo della relazione, restituiamo un po’ di quel che abbiamo ricevuto”, ha concluso il parroco rettore della Basilica dei Santi Medici. Il Presidente regionale Antonio Spano ha sottolineato “l’importanza rivoluzionaria della donazione, che ha cancellato l’autentica mercificazione del sangue che veniva fatta prima”, e “la necessità di vincere la sfida della modernità con l’uso dei social”.
Poi, è stata la volta di Angela Melidoro, presidente della associazione “Talassemici onlus”: “Ci vuole la costanza del gesto, il dono non può essere saltuario, dal momento che significa prendere consapevolezza della nostra esistenza ed accorgersi che si è un noi, non un io”.
Per Francesca Maiorano, madre di un bimbo emofiliaco e fondatrice dell’associazione “Assieme onlus”, “un dono bello va sempre restituito a chi ha bisogno”: “Donare è come partorire, se so che posso far vivere meglio anche solo una persona, do un senso alla mia vita”
Il dottor Marco De Michele, trasfusionista presso l’ospedale San Paolo, ha raccontato la sua esperienza, ha lumeggiato nel dettaglio la composizione del sangue ed ogni singolo passaggio del percorso della donazione. “La vostra associazione
è un esempio autentico di cittadinanza attiva, fatta di silenziose ed insostituibili opere quotidiane. Per questa straordinaria funzione, le amministrazioni hanno il dovere morale e politico di sostenere concretamente realtà così importanti”, s’è complimentato il consigliere regionale Domenico Damascelli.
Dopo aver ripercorso la storia del sodalizio in un video, il consigliere nazionale Giovanni Paglionico ha premiato due soci, Giuseppe De Santis e Nicola Peloso, esemplari campioni di donazioni.