Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Tante parole e pochi fatti. Sulle Zone Economiche Speciali è arrivato il momento di agire per dare forma e concretezza ad un progetto cruciale per il futuro della nostra comunità. In Puglia sono previste due Zes per complessivi 4550 ettari, che potrebbero traghettare tutto il territorio verso una prospettiva moderna, attraendo nuovi e cospicui investimenti. Sarebbe il caso, però, di avviare una verifica di quanto è stato fatto da Regione e Comuni fino ad oggi, perché noi nelle Zes ci crediamo ma temiamo tempi biblici. Il piano strategico è stato trasmesso dalla Regione al Ministero? A che punto sono tutti gli atti amministrativi conseguenti? Il Consorzio Asi e i Comuni hanno effettuato un censimento delle aree effettivamente libere e dunque disponibili per essere concretamente occupate da nuove aziende?
I Comuni devono fare subito a loro parte, approvando il kit fiscale con la decontribuzione (abolizione di Imu, Tari, Tasi… ) ed avviando una seria ed efficace semplificazione burocratica e amministrativa per incentivare l’insediamento di nuove imprese. Le Zes rappresentano un’occasione di rilancio economico, produttivo e occupazionale per tutto il nostro territorio, assolutamente da non perdere.
La politica deve dare una risposta anche a coloro che possiedono terreni nella zona Asi di Bari-Bitonto-Giovinazzo, fuori dal perimetro delle Zes: qui ci sono moltissimi terreni agricoli tipizzati come suoli edificatori ad uso industriale. Di conseguenza, i costi sostenuti dagli agricoltori in termini di tassazione sono salatissimi ed iniqui. Senza considerare le spese per le imposte in caso di successione, che arrivano a superare il costo stesso del terreno. I proprietari hanno subito per decenni una tassazione esosa, senza mai ricavarne nulla. Si tratta di aree industriali solo sula carta, diventate solo uno strumento per prelevare soldi dalle tasche dei cittadini. Un vero e proprio sopruso. Una situazione che ha del paradossale e a cui i Comuni devono porre rimedio senza più rinvii”.