Tra cumuli di macerie, vicoli pieni di erbacce e le forti rocce di una terra tremante si nascondono sempre storie d’amore, di sacrifici, sogni e speranze.
Il loro eco è assordante e la memoria è il dono più grande concesso ai silenzi di chi ha sofferto ed è riuscito ad alzarsi.
E’ quello che ha fatto il regista bitontino Pippo Mezzapesa raccontando la storia di Elia, interpretato dall’attore pugliese Sergio Rubini, e del suo amore per Provvidenza.
“Il bene mio” racconta di un uomo che, dopo un terremoto, ha voluto raccogliere le sue macerie senza scappare lontano dalla sua terra natìa. Come un barone rampante lotta contro la sua comunità che ha perso memoria e speranze.
Il film è stato proiettato, ieri, in anteprima mondiale alla 75ª Mostra del Cinema di Venezia emozionando il pubblico e la critica.
Dieci minuti di applausi, troppo pochi per riassumere l’inestimabile orgoglio per il nostro concittadino.
«E’ una profonda emozione essere qui a Venezia con questo film –ha commentato il regista- che rappresenta qualcosa di molto particolare per me perché è stato un viaggio faticoso ed entusiasmante. Ci abbiamo messo tantissimo amore e spero che si possa vedere e sentire».
La bella lezione di Elia dovremmo metterla tutti in pratica: non bisogna dimenticare chi siamo, la nostra terra natìa e storia, dobbiamo essere sempre capaci di rialzarci aggrappandoci ai nostri sani valori.
«Ho amato molto questo film, come tutte le storie e lo sguardo sul mondo di Pippo che abita a pochi kilometri dal mio paese. Mi è piaciuto il personaggio che ho interpretato –ha dichiarato l’attore Sergio Rubini–. Ci ho creduto e lavorato tanto. E’ un’emozione ritornare qui a Venezia, da dove è partita la mia storia tanti anni fa. Per questo porterò sempre nel cuore questo festival».
Il film, girato tra Apice e Gravina e prodotto da Apulia Film Commission, uscirà nelle sale cinematografiche il 4 ottobre.