Nessuna sorpresa. Il ritorno del Bitonto in Serie D avverrà nel classico e tradizionale girone H, quello che comprende le compagini pugliesi, lucane e campane. Queste le avversarie dei neroverdi: sette le squadre pugliesi presenti (Audace Cerignola, Fidelis Andria, Team Altamura, FBC Gravina, Città di Fasano, Taranto e Nardò), otto le campane (Pomigliano, Nola, Città di Gragnano, Granata Ercolanese, Gelbison Vallo della Lucania, Sarnese, Savoia e Sorrento) e due le lucane (Francavilla e AZ Picerno). Si parte domenica 16 settembre, nei prossimi giorni saranno resi noti i calendari.
Dunque, è decaduta l’ipotesi di un eventuale slittamento nel girone F, ovvero quello molisano, abruzzese e marchigiano, legato ad un possibile spostamento del nuovo Bari della famiglia De Laurentiis, che invece ripartirà dal girone I, quello calabrese e siciliano, per motivi di ordine pubblico. Stesso motivo che ha riguardato anche l’Avellino, che invece è stato inserito nel girone G (Lazio e Sardegna).
Almeno in campionato per il Bitonto non ci sarà il derby col Bari, ma ugualmente sarà un campionato di altissimo profilo, con sfide di grosso fascino contro piazze davvero prestigiose del calcio pugliese e non. I neroverdi però affronteranno ugualmente il Bari nel turno preliminare della Coppa Italia di Serie D. Il match, inizialmente in programma per domenica 26 agosto, è stato rinviato a data da destinarsi e ieri è stata individuata la nuova data: la gara si disputerà domenica 9 settembre, allo stadio “San Nicola” di Bari, con fischio d’inizio alle ore 15, anche se non è da escludere che possa variare l’orario di avvio della partita.
Pertanto, per l’esordio ufficiale del Bitonto in questa nuova avventura in Serie D bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma il direttore generale Francesco Mancazzo è trepidante e indica quello che dovrà fare il Bitonto in questa stagione.
«Ci aspettavamo il girone H, sarebbe stato sorprendente se fossimo stati inseriti in un altro raggruppamento diverso da questo, che storicamente rappresenta uno dei gironi più forti della Serie D – ha analizzato il diggì –. Ci confronteremo con realtà del territorio pugliese e campano che hanno una certa storia, a partire dal Taranto, dall’Andria a finire al Cerignola, al Francavilla, alle numerose squadre campane che hanno tanti anni di Serie D alle spalle. Tutte squadre blasonate, con una certa organizzazione e storicità».
«È un campionato importante e che in un certo senso conosciamo – ha aggiunto Mancazzo –, il girone di andata ci deve vedere subito partire forte perché nel girone di ritorno sarà tutta un’altra storia, si sviluppa un altro campionato. Dobbiamo partire forte per dimostrare sin da subito che il Bitonto c’è e darà filo da torcere a tutte le squadre, su ogni campo. E domenica dopo domenica capiremo la nostra forza e i nostri obiettivi. In primis dobbiamo salvaguardare la categoria ma al contempo la nostra squadra non ha paura di nessuno, non si pone limiti, saremo pronti a battagliare ovunque perché il Bitonto ha gran voglia di lasciare un segno importante in questa nuova avventura. L’orgoglio di essere bitontini, anche fuori dalla nostra regione, spingerà la città a seguirci sempre più perché l’uomo in più in campo deve essere la tifoseria».
Intanto ieri il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti ha diramato anche i raggruppamenti per il campionato nazionale Juniores: il Bitonto è stato inserito nel girone M, che comprende squadre pugliesi e calabresi. Queste le avversarie: per la Puglia Audace Cerignola, Bari, Città di Fasano, Fidelis Andria, Gravina, Nardò, Taranto e Team Altamura; per la Calabria Castrovillari, Cittanovese, Locri, Palmese e Roccella. Ha analizzato il campionato mister Lele Loconsole.
«Indubbiamente il girone appare molto difficile da affrontare ma noi, in qualità di matricola, ci qualifichiamo come squadra disposta a dare fastidio a tutte. Non conosco il livello del campionato ma ho fiducia nei mezzi della mia squadra, per questo mi sento di poter tranquillamente confermare che possiamo e dobbiamo giocarcela con tutti fino all’ultima partita e, soprattutto, goderci al massimo questa splendida esperienza».