Anche il Primo Cittadino, Michele Abbaticchio, ha tenuto, nella mattinata di oggi, a rivolgere un indirizzo di saluto alla folta delegazione di studenti e professionisti che provengono da ogni parte del mondo e che, in questa settimana, sono ospiti della città di Bitonto, in special modo del FabLab.
ll Centro Tecnologico per la Fabbricazione Digitale ‘FabLab Poliba’, inaugurato lo scorso 26 aprile, è, infatti, teatro della terza edizione dello ‘SMA’, la ‘Self-Made Architecture’, ovvero l’International Summer Academy in corso in queste ore, durante la quale i giovani partecipanti, provenienti da Stati Uniti, Canada, Spagna, Ungheria, Libano, Guinea, Uganda, Turchia e Albania, oltre che dall’Italia, sono impegnati nella realizzazione di manufatti tradizionali e sperimentali in autocostruzione.
A loro, Sindaco Abbaticchio ha rivolto il proprio ringraziamento per “essere tra i primissimi ad animare il nuovo Centro Tecnologico, a farlo con un contributo così altamente qualificato e a dare un senso agli sforzi profusi per la realizzazione dello stesso”.
“Senza iniziative come questa, senza l’apporto di energie propositive dei giovani, non avrebbe avuto senso creare questo contenitore di idee, che sarebbe rimasto una scatola vuota- sono state le sue parole- E’ bellissimo, invece, vederlo farsi palcoscenico di questo corso di formazione altamente specializzata sui temi della modellazione, della fabbricazione digitale e dell’architettura”.
Non è tutto. L’iniziativa accademica, sostenuta da un finanziamento regionale ottenuto nel 2017 dal direttore del Centro, Nicola Parisi, non si esaurirà nella settimana di lavori e di attività all’interno del centro ma produrrà i suoi effetti diretti per la città di Bitonto. Durante la settimana, infatti, i gruppi di partecipanti si cimenteranno nella progettazione di una sistemazione esterna e di un allestimento d’arte per l’antico sito di Sant’Aneta nella Zona Artigianale, la chiesa andata erroneamente distrutta nel 2002, durante i lavori di allargamento della sede stradale della provinciale Bitonto – Molfetta. Quindi, il Comitato dell’Area, partner del progetto, valuterà l’elaborazione migliore e si farà carico della sua realizzazione ed installazione proprio in quei luoghi dove, oggi, si erge un rudere fatiscente che rappresenta ciò che rimane della chiesetta rupestre, realizzando, in tal modo, una sorta di risarcimento morale per la comunità bitontina ferita da un danno irreversibile al suo patrimonio artistico e culturale o, come commentato da Abbaticchio, “sostituendo un ricordo doloroso per Bitonto con una bella pagina di arte e cultura”.
“Quando abbiamo inaugurato questo polo, – ha concluso nel suo intervento- ho rivolto proprio un augurio a questa nuova realtà. Un augurio che rifletteva i nostri intenti da quando abbiamo iniziato a immaginarla, ovvero che il FabLab non fosse solo un presidio per ‘addetti ai lavori’ ma un reale punto di connessione per chiunque volesse confrontarsi con le sfide del lavoro. Oggi, a solo due mesi dall’avvio delle attività all’interno del Centro, vediamo già le nostre speranze tradursi in realtà”.