Le pietanze non servite a bordo della Costa Crociere, quando le navi saranno attraccheranno al porto di Bari, saranno consegnate ai volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, che le daranno, a loro volta, alla Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano” di Bitonto. Saranno, dunque, servite alla mensa che, quotidianamente, accoglie 120 persone tra adulti indigenti e minori in condizioni di povertà socio-economica, e alla casa alloggio che ospita donne in difficoltà e malati di Hiv.
Una donazione che avverrà ogni lunedì, fino al 26 novembre 2018, quando la Costa Deliziosa, impegnata in crociere di una settimana presso le isole greche e in Croazia, farà scalo nel capoluogo pugliese.
Ieri è stata sancita la collaborazione tra la Costa Crociere e le due onlus. Una collaborazione che in altri porti è già realtà (Savona, Civitavecchia) per un totale di 28700 porzioni consegnate in dieci mesi, da quando, a luglio, il progetto è partito nel porto savonese. Quello di Bari è il primo porto nell’Adriatico ad aderire. Recentemente la compagnia di navigazione ha implementato il servizio anche oltre l’Italia, nel porto francese di Marsiglia.
L’iniziativa è resa possibile con l’approvazione, nel 2016, della legge 166/16, nota come “legge anti-sprechi alimentari” o come “legge Gadda”, dal nome della sua proponente, l’onorevole Maria Chiara Gadda, che ieri ha partecipato alla conferenza stampa per la presentazione dell’iniziativa.
«Anche le leggi hanno un’anima, se la si vuole trovare. È una gioia vedere una norma non solo applicata, ma diventare così tanto condivisa. Segno che una disposizione in materia serviva. È una legge di responsabilità e di comunità» spiega l’esponente politica madre della legge che punta a ridurre gli sprechi e a favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari e prodotti farmaceutici, a fini di solidarietà sociale.
L’iniziativa è resa possibile anche dalla collaborazione dell’Agenzia delle Dogane che ha apprezzato e approvato, rendendo più snelle e veloci le procedure, perché «le eccedenze alimentari non devono essere considerate scarti, ma merce rimasta invenduta che perde il proprio valore commerciale, ma non materiale».
Al termine della conferenza, tenutasi a bordo della nave da crociera, c’è stata la prima consegna di cibo.