L’ultimo ricordo che abbiamo di quegli archi, che vengono divisi soltanto da un lembo di strada a Porta Robustina, è ricolmo di dolore, di proiettili e sangue innocente.
Una vita spezzata, ma che continua a volare come la farfalla variopinta che ieri sera si posava ora su un volto, ora su quelle chianche. Un sacrificio che prova a donar vita ad una comunità che si interroga, vuol trovare semi da piantare su un suolo a volte arido, altre ricolmo di gioia e speranza.
E se da una parte c’è il peccato a distruggere la bellezza, dall’altro c’è chi prega ogni giorno provando a costruirla.
Siamo in vico Sant’Andrea e qui gli abitanti del quartiere, donne, uomini, bambini, ogni giorno (dalle 19 alle 20) si riuniscono in preghiera, per intonare canti e invocazioni alla Vergine Maria.
«Vorremmo coinvolgere non solo chi abita in questa strada, ma anche l’intero borgo antico e magari la cittadinanza – ci dicono le donne residenti -. Le porte delle nostre case sono sempre aperte, abbiamo accolto tante volte turisti, pellegrini, che si sono fermati qui a pranzare, nel vero senso della condivisione».
Sì, perché dietro un apparente degrado e lo spaccio di stupefacenti, c’è chi ancora vive secondo sani principi: «Qui si vive come una volta, conosciamo le fragilità dei nostri vicini e ci si aiuta a vicenda davvero in tutto».
«In passato – aggiunge la signora Lucia – abbiamo allestito l’altare per Maria anche in altre zone, anche più “pericolose” di questa, portando anche dei frutti di conversione. Il Signore accoglie, ascolta, chi cerca la verità sui propri cari scomparsi (anche in casi di feroce criminalità) e aiuta tutti a coltivare la forza del perdono cristiano».
Quella di queste donne è una missione di prosperità e fede in un angolo del nostro microcosmo a volte abbandonato e guardato con distacco e paura.
L’invito, dunque, è a vivere questo momento assieme a loro e a partecipare alla grande festa in onore di Maria che ci sarà il 30 maggio, a conclusione del mese mariano. Dal 1 al 13 giugno, invece, ci sarà il momento dedicato alla preghiera per sant’Antonio da Padova.
Durante l’estate, poi, in molti stanno pensando di organizzare iniziative ed incontri, volti proprio a dare una nuova opportunità, un nuovo modo di vedere la realtà, specie a tutti quei bimbi che corrono felici.
Chissà che quella farfalla variopinta non torni a volare in alto, portando sui fiori di un apparente deserto la vita.