E’ giunto a conclusione il festival “Www.shakespeare6”, ideato dalla compagnia Fatti d’Arte e promosso dall’Assessorato al Marketing Territoriale del Comune di Bitonto.
Si è svolto dal 16 al 22 aprile e ad una settimana dalla sua conclusione, perciò, è tempo di bilanci per i protagonisti.
«Quest’anno abbiamo cambiato la formula del festival –ha raccontato ai nostri taccuini il regista Raffaele Romita– puntando alla sua veicolazione all’interno, ma, soprattutto, all’esterno del contesto bitontino. Abbiamo riscontrato che il format rivolto ad un pubblico di un target più variegato funzioni. Siamo molto soddisfatti per gli ottimi riscontri di quest’esperienza, che continua a permettere a tanti ragazzi di avvicinarsi al teatro».
Grandi, piccoli, lavoratori, studenti si sono lasciati coinvolgere nel percorso culturale e formativo fondato sulla figura di William Shakespeare, conosciuto anche come il Bardo.
«Ci sono state diverse novità per questa sesta edizione del festival –ha aggiunto Liliana Tangorra, attrice e componente dello staff dirigenziale di Fatti d’Arte-. Tra queste ci sono le performance teatrali, “Ci scusiamo per il ritardo. Storie di Shakespeare nell’immaginario comune”, realizzate in collaborazione con la Ferroviatramviaria Bari Nord».
«Precisamente abbiamo viaggiato, lunedì 16 aprile dalle ore 8.15 alle 14.15 nella tratta Bari-Ruvo e recitato passi di “Molto rumore per nulla”. E’ stato bello donare un momento di pausa dai pensieri, smartphone e dalla routine giornaliera. Non tutti hanno modo di andare a teatro e le performance hanno costituito una piccola riproduzione della sua magia. Abbiamo riscontrato anche molto coinvolgimento mediatico da un pubblico non solo bitontino».
La settimana shakespeariana è stata introdotta dal convegno scientifico “Shakespeare Storytells: il teatro fatto ad arte” che si tenuto alle officine culturali il 29 marzo, da una proiezione cinematografica di “Molto rumore per nulla” in collaborazione con il centro Just British di Bitonto e un’insegnante di madrelingua tenutasi il 5 aprile e dalla riproduzione del volto del Bardo fatta da alcune persone riprese dall’alto, dal drone di Domenico Martinelli e Francesco Moretti della MonkeyLab, il 15 aprile.
Sparse per la città sono state create, la sera del martedì 17, con degli stencil citazioni shakespeariane da “Quei bravi ragazzi” della Fondazione SS. Medici, sotto la direzione e supervisione di Franco Colamorea, costumista e scenografo di Fatti d’Arte, e Cecilia Cariello, che si è occupata della parte decorativa e grafica del festival.
Il suddetto gruppo è stato impegnato, nella stessa giornata, anche nella realizzazione di un flash mob dislocato in più punti della città.
Il terzo appuntamento del festival è stato il cine-dibattito “I’m Shakespeare” realizzato dall’associazione Ante Litteram presso le Officine Culturali di Bitonto e in occasione del quale è stato proiettato il film “Stage Beauty”.
Sono stati realizzati due mattinèe, venerdì 20 e sabato 21 aprile, che hanno coinvolto i ragazzi del Liceo Classico Carmine Sylos, l’Istituto Tecnico Commerciale Vitale Giordano, l’I.i.s.s “Volta-De Gemmis”, oltre a quelli del laboratorio di teatro di Fatti d’Arte e della Fondazione SS. Medici.
Nelle sere delle stesse giornate, presso il Teatro Traetta è stata portata in scena “La commedia degli equivoci”, diretta dal regista Raffaele Romita: «ho scelto di cambiare il linguaggio dell’opera contrapponendo maschere tradizionali e moderne e ridotto i personaggi».
Stesso connubio è stato riscontrato nella scelta dei costumi, la cui realizzazione è stata figlia di un importante studio dell’equipe guidata da Franco Colamorea e in collaborazione con l’IPSIA “Archimede” di Barletta.