Si è tenuta sabato l’annuale assemblea dei soci della Cooperativa Produttori Olivicoli, prima realtà cooperativa a livello nazionale nella produzione di olio extravergine d’oliva.
Anche in questa stagione olivicola ormai agli sgoccioli la cooperativa bitontina, guidata dal Presidente Giuseppe Siragusa e dal Vicepresidente Michele Antonino, ha inanellato successi e numeri importanti: 7 milioni di euro è il fatturato per una produzione che sfiora i 12 mila quintali di extravergine suddiviso in biologico, dop e 100% italiano.
In costante aumento, in particolare, gli introiti derivanti dalla commercializzazione.
L’olio bitontino, infatti, tracciato dal campo alla bottiglia, raggiunge ormai i mercati di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Messico, dalla Cina al Giappone fino a gran parte dei paesi europei, senza dimenticare l’ormai storica partnership con Plasmon ed Alce Nero e la stretta sinergia con Finoliva Global Service, altro vanto bitontino del settore.
“Sono numeri importanti che devono spingerci a continuare su questa strada – ha sottolineato il Presidente Siragusa -. Il nostro sistema di tracciabilità e qualità è assolutamente garanzia di un grande prodotto apprezzato ormai in tutto il mondo”.
Il direttore tecnico della Cooperativa Produttori Olivicoli, Gaetano Bonasia, soddisfatto per i risultati ottenuti, guarda già oltre, alla prossima campagna, non senza preoccupazioni per le gelate.
“Ci aspettano momenti difficili e siamo chiamati a resistere, nonostante le grandi perdite, sperando nell’ausilio del governo centrale per la mancata produzione che verrà – ha sottolineato Bonasia -. Importante sarà mantenere alto il nostro standard di qualità, agendo con piccoli interventi sulle piante in queste settimane di inizio fioritura”.
Bonasia ha anche invitato i soci a convincere tutti gli altri Olivicoltori a non vendere le olive perché “farlo significa prostituire il nostro settore ai voleri di speculatori che non vogliono il bene del territorio”.
All’assemblea ha partecipato anche il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, Gennaro Sicolo, che ha spiegato tutte le battaglie in corso a livello nazionale ed internazionale per difendere la qualità dell’extravergine italiano, a partire da quella per il panel test.
«La Cooperativa Produttori Olivicoli è un orgoglio, un vanto per il sistema agricolo italiano: l’abbiamo rilevata quando attraversava un momento buio, qualche anno fa, e l’abbiamo trasformata nella prima cooperativa olivicola italiana», ha commentato soddisfatto Sicolo.
«Grazie al sistema di tracciabilità e al grande radicamento che questo comporta sui mercati internazionali riusciamo a garantire ai consumatori un prodotto di altissima qualità e, allo stesso tempo, ai produttori il giusto riconoscimento per il grande lavoro di ogni giorno», ha continuato Sicolo.
«A livello nazionale, grazie alla nuova filiera olivicola italiana, stiamo riscontrando, anche da parte dell’industria, grande attenzione al nostro lavoro e al nostro prodotto e questo fa ben sperare per il futuro”, ha concluso il Presidente del Cno.