È frattura nell’opposizione dopo la decisione del Partito Democratico di astenersi nella votazione del provvedimento di bilancio votato ieri in consiglio comunale.
Una scelta motivata dalla presenza, all’interno del testo, di un emendamento proposto dal partito di opposizione e approvato dalla maggioranza. La proposta del Pd mira a stanziare 15mila € per uno studio di fattibilità che utile a digitalizzare l’archivio delle pratiche edilizie nel settore Territorio. Ad approvare l’emendamento sono stati i consiglieri di maggioranza, più il pentastellato Dino Ciminiello e, ovviamente, i due consiglieri del Pd Antonella Vaccaro e Gaetano Bonasia. Che, tuttavia, hanno scelto poi di astenersi nella votazione sull’intero provvedimento, non approvandolo nella sua interezza, ma neanche bocciandolo in toto.
«Dal passato puoi scappare oppure imparare. Noi del Pd abbiamo deciso per l’astensione perché fiduciosi in un cambio di rotta che, in futuro, ci veda coinvolti prima» è la spiegazione data dal consigliere Antonella Vaccaro prima della votazione finale del bilancio.
Dichiarazioni che non soddisfano il resto della minoranza. A partire dal gruppo di “Insieme per la città”.
«Oggi è un giorno particolare. Ancora una volta, come nella scorsa legislatura, Abbaticchio è artefice di un capolavoro politico» è il commento di Emanuele Sannicandro, che si riferisce al passaggio di esponenti dell’opposizione in maggioranza. Ovviamente oggetto della sia accusa è anche il Pd, colpevole di aver sostenuto la maggioranza nel «primo atto politico vero» dopo l’insediamento: «Come si fa ad immaginare questo comportamento da una forza di opposizione, dopo tutto quel che si disse, contro Abbaticchio, in campagna elettorale? Il centrosinistra, per come ce lo immaginavamo un’ora fa, non esiste più. Esprimo rammarico per una scelta imcomprensibile. C’è chi in passato ha rifiutato incarichi per dignità».
Insomma, per l’ex candidato sindaco, quello del Pd è un vero e proprio tradimento, inizio dell’entrata in maggioranza del Pd, come ha poi detto ai giornalisti a margine della seduta consiliare, paventando la chiusura del dialogo con il gruppo democratico. Il consigliere è critico anche verso gli incontri avuti tra il Pd, le forze di maggioranza e l’assessore Domenico Nacci: «Queste cose si fanno in commissione, non in privato».
A dar man forte a Sannicandro, oltre agli altri due consiglieri di “Insieme per la Città”, è la forzista Carmela Rossiello che, annunciando il voto contrario, chiede: «Da chi è composta l’opposizione? Da chi è ora in minoranza e ora in maggioranza? Sono amareggiata».
«Da noi» è la risposta di Sannicandro all’interrogativo. Mentre dal Movimento 5 Stelle giunge, un seppur minimo, sostegno. Ciminiello, infatti, nonostante il voto contrario al bilancio di previsione, motivato da lacune riguardanti i servizi sociali, la sicurezza, l’ambiente e, in generale, la programmazione, loda il «confronto sereno e costruttivo con l’assessore Calò».
«Non è questo il caso, ma qualsiasi idea buona vedrà il mio assenso» conclude Ciminiello.
A giungere in sostegno al Pd è poi lo stesso Michele Abbaticchio, che ricorda che l’astensione non equivale all’approvazione e che, da parte della giunta e della maggioranza, c’è sempre stata propensione al dialogo: «Abbiamo avuto proposte e le abbiamo accolte».
Chi ha, dunque ragione? Il Pd che parla di normale collaborazione tra maggioranza e opposizione? La minoranza che ipotizza l’inizio di un percorso finalizzato all’entrata in maggioranza?
Lo scopriremo solo vivendo.