Pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate per una cifra vicina superiore ai 19milioni di euro. Impossibilità di poter pagare gli stipendi arretrati ai dipendenti.
Conseguenza? Niente (ri)concessione della riscossione dei tributi minori da parte del Comune di Molfetta.
Ci sarebbero grossi guai per la Tributi Service srl, società riconducibile ai Colapinto, che non se la passerebbe in buone acque a livello finanziario ed economico. E, soprattutto, rientrante nell’affaire Cerin scoppiato qualche anno fa (clicca qui per articolo https://bit.ly/2H5SnlY).
I fatti.
Il Comune di Molfetta, a fine 2016, decide di affidarsi a una procedura a evidenza pubblica per la concessione a una società esterna della riscossione dei tributi minori (Icp, Dpa, Tosap), da effettuare in modalità telematica su una piattaforma ad hoc.
Dopo oltre un anno, a gennaio 2018, quindi, ad aggiudicarsi la gara è proprio la Tributi service srl, giunta in realtà seconda, ma vincitrice “a seguito di verifica favorevole di congruità dell’offerta”.
Succede, però, che da Palazzo di Città dell’attuale sindaco Tommaso Minervini decidono di verificare la presenza dei requisiti generali da parte della società aggiudicataria, e scoperchiano una pentola con alcuni elementi interessanti.
Tre, per essere precisi: la presenza di debiti proprio del Comune nei confronti della Tributi service srl per una cifra superiore ai 47mila euro, con tanto di due atti di pignoramento. Un altro pignoramento, questa volta inviata dall’Agenzia delle entrate, per una riscossione di oltre 19milioni di euro. Impossibilità oggettiva di garantire la corresponsione degli stipendi maturati dai lavoratori.
Altrimenti detto, allora, la Tributi service srl è “carente dell’indispensabile presupposto di affidabilità e solidità finanziaria – scrive una determina comunale dirigenziale di quasi un mese fa – e che, la necessità di garantire il regolare espletamento del servizio pubblico e l’esigenza di una razionale ed efficiente gestione delle risorse pubbliche, stante l’imponente situazione debitoria della concorrente, al momento non in grado di garantire nemmeno il regolare pagamento delle retribuzione ai propri dipendenti, impongono a questo Ente di considerare la predetta ditta aggiudicataria non in possesso dei necessari requisiti di carattere generale e conseguentemente non dare seguito alla proposta di aggiudicazione provvisoria”.
C’è un altro dettaglio, però. Da ricordare, infatti, che proprio la Cerin ha già avuto in concessione, dal 2011, il servizio in questione sempre per il Comune di Molfetta, ma che già nel 2013 lo stesso è passato dalla Cerin proprio alla Tributi service srl, in quanto “si è proceduto ad attuare la scissione della società Cerin s.r.l. mediante assegnazione alla Società Tributi Service srl da Roma del ramo di azienda riguardante la gestione della attività di verifica, accertamento e riscossione fiscale di competenza di enti pubblici”, come scritto in un’altra determina dirigenziale. Agosto 2015.