L’obiettivo della nuova sede di Confcommercio (inaugurata ieri pomeriggio in via Garibaldi n°22, prende il posto di quella chiusa da anni in via Vitale Giordano, sarà attiva dalla prossima settimana con orari, però, ancora da definire) li mette subito in chiaro Cristina Lovascio che, insieme a Luigi Piepoli e Rosanna Lobuono, è un po’ il deus ex machina della nuova delegazione bitontina.
“Visto che da anni – afferma ai nostri taccuini – mi occupo del partenariato pubblico-privato per quanto riguarda le attività produttive e le aziende agricole, mi sono resa conto che c’è bisogno di un tramite tra l’amministrazione comunale e le piccole-medio imprese, il nostro tessuto economico. Dovremo fare un po’ da filtro tra quelle che sono le problematiche legate alla burocrazia, formare, informare, assistere, ed essere efficiente in tutti i settori che ci competono. E siamo spinti dalla convinzione che qui si possa vivere meglio di quanto non si faccia ora”.
Lovascio è tornata da circa sei anni nella città dell’olio e del sollievo dopo una esperienza decennale all’estero. E, tornando, ha visto da addetta ai lavori l’aprirsi di una lunga serie di attività commerciali nel Centro storico. “Sicuramente – ragiona – per la città vecchia è stato un toccasana, una sorta di dare e avere perché si è sfruttato una serie di circostanze favorevoli. Però è anche sbagliato non diversificare l’offerta. Se è vero che ci siamo riappropriati di una zona di Bitonto quasi inaccessibile, è altrettanto vero che bisogna dare vitalità a quelle parti della città anche durante le altre fasce d’orarie, e bisogna avere un occhio di riguardo anche alle periferie e alle vie del commercio. Gli strumenti? Parcheggi e zone in cui si può passeggiare in tranquillità con i bambini, che portano i consumatori ad andare fuori città nei weekend. Le prime battaglie? Fare qualcosa per sicurezza e legalità e sulle tantissime convenzioni legate al mondo Confcommercio, che ai più sono sconosciuti”.
Un filo che si srotola nuovamente. Grazie a questa nuova sede, quindi, il rapporto tra Bitonto e la Confcommercio riprende dopo un po’ di anni di interruzione. Anche per questo, in via Garibaldi, c’erano un po’ tutti: rappresentanti della Confcommercio barese, rappresentanti politici comunali e regionali, commercialisti, addetti del settore.
E Pantaleo Carriera, presidente della Confcommercio del capoluogo, ammettendo l’immobilismo degli ultimi anni nella nostra città, ha messo in vista il primo obiettivo: i Distretti urbani del commercio, i Duc, “che altro non sono stretto rapporto tra pubblico e privato”.
Fondamentale sarà l’appoggio anche della politica. In primis di quella regionale, e Domenico Damascelli, fresco di legge sull’Agricoltura sociale, e impegnato in un’altra missione: azzeramento totale per Irap per quattro anni + quello di insediamento per le aziende che arrivano sul territorio. E poi la certezza: “Fondamentale il dialogo tra la politica e i corpi intermedi”.
E poi di quella cittadina, con il sindaco Michele Abbaticchio che si è detto vicino alle imprese del territorio, ma se necessita il fare di più.