Dopo la doverosa parte iniziale, si entra ben presto nel vivo dell’Ordine del giorno con la lunghissima discussione sul Documento unico di programmazione (Dup), provvedimento fondamentale per ogni amministrazione comunale perché propedeutico al Bilancio di previsione, e contiene le intenzioni e i desiderata del governo cittadino.
In rassegna gli interventi di tutti gli assessori, in primis quello di Domenico Nacci, relatore del provvedimento. L’esponente de “La Puglia in più” ha ricordato l’arrivo di nuove risorse umane all’Ufficio Tributi (adesso ci sono sei unità lavorative, ndr) e il lavoro che gli uffici stanno compiendo sulla ricognizione del patrimonio comunale, anche grazie a una parziale esternalizzazione del servizio. E che anche quest’anno il tanto atteso e decantato bilancio partecipato non s’ha da fare.
L’opposizione, ovviamente, ha iniziato fin da subito a trovare criticità, anche perché questo Dup doveva arrivare in aula da luglio 2017 e contiene più di qualche errore e inesattezza.
Emanuele Sannicandro, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, ha chiesto lumi sulle modalità di vendita dei beni comunali (l’ultima asta è stata un fallimento o quasi, ndr e clicca qui per leggere articolo http://bit.ly/2BWETKt), soprattutto dopo che queste vadano deserte (“è chiaro che qualcosa nel Regolamento vada rivisto, ma senza prevedere eccessivi ribassi”, ha spiegato Nacci), e, soprattutto, sulla bacchettata che i Revisori dei conti fanno all’esecutivo sull’accertamento e riscossione dei tributi (“non tengono conto dei passi in avanti compiuti negli ultimi mesi”, sempre l’assessore dixit).
Michele Daucelli, invece, si è concentrato sulla questione Tares/Tari, sulla presenza di sbilanci nei conti comunali, e si è detto convinto che il tributo nel 2018 lieviterà.
Sulla questione Tari si è soffermato anche Cataldo Ciminiello (Movimento 5 stelle) – “Il Comune ha già incassato 21 milioni di euro sui 27 totali, e siamo in media con gli altri anni” – ha rassicurato Nacci – e ha auspicato che l’Azienda servizi vari non chiuda in perdita anche questo bilancio, come successo nei due precedenti.
«Bisogna superare la logica del mero assistenzialismo. C’è bisogno di più programmazione e di pensare a percorsi per l’inserimento nel mondo del lavoro» commenta Carmela Rossiello (Fi) annunciando il voto contrario e accusando la giunta di aver fatto, nel documento, promesse difficilmente realizzabili, un «libro dei sogni», per alcuni argomenti e di aver tralasciato questioni importanti come agricoltura, politiche giovanili e sport, a cui sarebbe dedicata solo una minima parte: «Una discrasia che indica la volontà di favorire determinate questioni a discapito di altre. Tutto ciò lascia basiti». Opinione condivisa da Dino Ciminiello (M5s) che lamenta lacune su sicurezza, opere pubbliche e attività produttive.
La discussione sul Dup finisce dunque con l’essere l’occasione, per l’opposizione per fare interrogazioni e interpellanze a sindaco e assessori, sulle varie voci indicate tra le pagine del documento.
Cosimo Bonasia (Insieme per la Città) pone l’attenzione sui problemi della zona artigianale, lamentando anche in questo caso una mancanza di programmazione più articolata. Domande a cui l’assessore Federica Fiorio risponde ricordando che è in arrivo, a breve, il piano di riconversione dell’area in zona Appea, con lo scopo di rilanciare l’area, liberandola da vincoli urbanistici e produttivi che ostacolano l’insediamento e l’ampliamento delle imprese. L’assessore ricorda inoltre la prossima apertura del Centro Tecnologico. Sempre dalle fila di Insieme per la Città, Emanuele Sannicandro, invitando a non focalizzare l’attenzione sul centro storico e a coinvolgere periferie e frazioni nelle attività culturali (gli risponde l’assessore Rocco Mangini, rassicurando di aver pensato non solo al centro storico), torna sulla questione Sanb insieme a Michele Daucelli, che denuncia il rischio di bilancio in perdita per il terzo anno consecutivo per l’Asv e chiede, dunque, di ricevere la documentazione relativa ai rendiconti 2017.
Alla fine, però, come prevedibile, il provvedimento passa con 13 voti a favore e 8 contrari.