La dipendenza alla rete è una malattia che riguarda i giovani tra i 18 e i 25 anni.
Si chiama nomofobia.
I sintomi sono: ansia, tremori e attacchi di panico.
A volte per lavoro, altre per il bisogno di sentirsi connessi, si è indotti a controllare il proprio cellulare per verificare l’arrivo di mail o messaggi, anche durante la notte. Il tenere gli occhi puntati sullo schermo del cellulare equivale, in termini di assorbimento di onde elettromagnetiche, ad un’immersione in un forno a microonde, a detta degli esperti.
Oltre ai danni alla vista, si aggiungono quelli al sistema nervoso con i sintomi succitati, oltre all’assunzione di posture scorrette e fin’anche a problemi di deambulazione.
E il giorno seguente, dopo un’intera nottata passata insonne o dopo una giornata al cellulare, si è stanchi.
Il rischio è il vamping, ovvero di assomigliare sempre più a dei vampiri!
Per una corretta educazione alla salute, fisica e mentale, è opportuno in questa sede chiarire che i social network, le mail e gli sms non costruiscono relazioni tridimensionali o quadrimensionali, ma solo quelle del tipo virtuale, avulse quindi da una dimensione spazio temporale. E, nell’illusione della vicinanza all’altro, in realtà non ci si accorge che ci si isola sempre di più e si è soli con se stessi e la tastiera del proprio smartphone, sviluppando dipendenze e patologie pericolose e nocive per la propria salute.