“La città di Bitonto ha tutti i requisiti, dal patrimonio storico ai monumenti, dalla grande operosità e capacità di aggregare, per puntare alla designazione di “Capitale della cultura 2020”. Una sfida entusiasmante, una scommessa lanciata tempo fa dal sindaco Michele Abbaticchio che proprio ieri ha tenuto un’audizione al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per presentare i punti di forza della candidatura di Bitonto che fa parte del lotto delle 10 città italiane finaliste“.
Lo ha affermato l’avvocato Salvatore Campanelli, candidato del Pd al Senato nel Collegio uninominale Puglia 1 di cui Bitonto fa parte.
“Ho seguito con interesse, e lo sto facendo tuttora, l’intera vicenda perché sono convinto che Bitonto, oltre ad aver sempre avuto una vocazione all’accoglienza, abbia ormai assunto una dimensione culturale di grande rilievo che va ancor più incentivata non solo attraverso la politica locale ma anche a livello nazionale – ha sottolineato Salvatore Campanelli -. Diventare la “Capitale della Cultura” per il 2010 significherebbe avere una importante occasione per l’intera comunità bitontina e creare occupazione, facendo da volano per lo sviluppo anche del territorio circostanze. In questa terra abbracciata da ulivi secolari, ci sono significativi avamposti di una cultura che ha radici profonde, come testimoniano il museo diocesano che è il più grande del sud Italia, la Galleria Nazionale della Puglia “De Vanna” e tante altre bellezze artistiche. Credo, inoltre, che un evento del genere sia un momento non solo di partecipazione collettiva, ma anche di riscatto sociale di un’intera città messa dura prova e colpita al cuore dopo la morte della signora Anna Rosa Tarantino vittima innocente durante una sparatoria della guerra di mafia tra i clan rivali. Per questo sono vicino idealmente al sindaco Abbaticchio, all’intera cittadinanza per sostenere questa candidatura sperando che il prossimo 16 febbraio, giorno in cui avverrà la designazione ufficiale, Bitonto possa essere la prescelta“.