Un’iniziativa che potrebbe portare benefici alle tasche dei cittadini e all’ambiente. Stiamo parlando del vuoto a rendere, pratica promossa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che ha inviato una lettera a tutti i sindaci d’Italia. A parlarne è il consigliere del Movimento 5 Stelle bitontino Dino Ciminiello che, attraverso la propria pagina Facebook, ha sollecitato l’amministrazione a promuovere l’iniziativa. La locuzione di “vuoto a rendere” indica la restituzione di un contenitore al fornitore, così che possa essere riutilizzato (si arriva fino a 20 riutilizzi per le bottiglie in PET, 40 per quelle in vetro). In genere, chi acquista il prodotto in vuoto a rendere paga una cauzione che viene resa al momento della restituzione.
«La Legge c’è, il Decreto attuativo c’è, ora manca la volontà politica cittadina» ribadisce il grillino sul profilo social. E continua: «possiamo ridurre il costo del servizio e la tariffa TARI agli esercenti che aderiscono. Cosa aspettiamo a Bitonto?».
Questa pratica riduce la produzione di rifiuti da imballaggio e favorisce il riutilizzo degli imballaggi usati. La legge a cui fa riferimento Ciminiello, dispone l’introduzione, per via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, del sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.
Con il decreto attuativo del 3 luglio scorso, attraverso la fase della sperimentazione, è possibile ridurre anche il costo del servizio e della relativa tariffa. I Comuni sono così chiamati ad adottare delle iniziative per la diffusione del vuoto a rendere e per il coinvolgimento degli operatori della filiera della sperimentazione.