L’annuncio, dopo lunghi, lunghissimi anni di stallo, è avvenuto a maggio.
Si era alle ultime battute della campagna elettorale, e il sindaco Michele Abbaticchio, in compagnia dei vertici dell’Agenzia regionale per la casa e l’abitare (Arca, ex Iacp), annunciava che di lì a un paio di mesi quella annosa situazione si sarebbe sbloccata.
Si tratta della costruzione di 14 appartamenti (inizialmente, però, ne erano previsti il doppio) in via Pietro Nenni, pienissima zona 167. Case – è stato anche detto – a rigoroso risparmio energetico, solare termico, con annesso impianto fotovoltaico, isolamento termico elevato e in più le autorimesse sotterranee. E persino l’ascensore, fondamentale per salire e scendere lungo i sette piani del fabbricato. E pure un’area verde adiacente (clicca qui per leggere http://bit.ly/2DVVZZn).
I lavori sarebbero dovuti iniziare a stretto giro di tempo, a luglio, e concludersi entro marzo-aprile 2019. Da Palazzo Gentile, invece, c’era l’impegno/obbligo nel pubblicare un bando prima della fine dell’estate con tutti i requisiti per poter partecipare all’assegnazione, partendo comunque dalla legge regionale n°10 del 2014.
E bando che dovrà superare anche l’analisi e l’approvazione del Consiglio comunale per i criteri di punteggio, e che poi avrà i suoi tempi tecnici e burocratici.
Già, sarebbero dovuti iniziare. E il problema è proprio questo, perché non c’è neanche la prima pietra – oltre che il bando, naturalmente – di un qualcosa di cui si parla dalla seconda amministrazione targata Nicola Pice (2003-2008) con tanto di quattro milioni di euro strappati dal Comune alla Regione nell’ambito del Piano integrato di riqualificazione delle periferie, il Pirp.
Fin da subito, infatti, si fa sapere che i tempi slitteranno, e che quindi da luglio si doveva aspettare il 5 ottobre 2017, ma era una bufala anche questa, tanto più che la questione è raggiunta da un silenzio imbarazzante. Viene rotto soltanto dal consigliere del Partito democratico Antonella Vaccaro, che qualche tempo fa ha chiesto spiegazioni proprio nell’aula dell’emiciclo cittadino.
E allora? Che fine hanno fatto queste palazzine? Da Palazzo Gentile fanno sapere che l’Agenzia regionale ha avuto qualche difficoltà con il Genio civile, e che tutto sarebbe stato risolto non più tardi di qualche giorno fa.
Significa, tradotto, che i lavori dovrebbero partire entro il 10 febbraio.