Sabato 27 gennaio l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro inaugura il nuovo anno di raccolta fondi insieme ai suoi volontari impegnati in oltre 2.500 piazze per distribuire “Le Arance della Salute”, frutto simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle sue straordinarie proprietà. AIRC ha infatti scelto le arance rosse italiane, che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Con una donazione di 9 euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e una speciale Guida con preziose informazioni su alimentazione e cancro. Inoltre spazio a gustose e sane ricette a base di arance, firmate dagli chef de La Cucina Italiana, per portare, ogni giorno, sulle nostre tavole un pieno di vitamine.
La battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti grazie ai progressi della ricerca, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei corretti stili di vita. Il cibo che consumiamo diventa un alleato per la prevenzione, se insieme eliminiamo i fattori di rischio più importanti come il fumo e la sedentarietà. Oggi sappiamo che un tumore ogni tre potrebbe essere curato per tempo se tutti aderissimo ai protocolli di screening e di diagnosi precoce. Ma c’è di più: un tumore ogni tre potrebbe non svilupparsi per nulla se tutti seguissimo stili di vita salutari.
Alcuni tipi di tumore in particolare sono più sensibili agli effetti del cibo. La conferma viene da grandi studi internazionali, come EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), realizzato grazie anche al contributo di AIRC. Per oltre vent’anni i ricercatori hanno osservato le abitudini alimentari dei cittadini europei e i risultati confermano che esofago, stomaco e intestino – gli organi più direttamente coinvolti – sono quelli che beneficiano maggiormente delle abitudini preventive.
La sana alimentazione però non basta. È importante associare a una dieta equilibrata anche un’attività fisica regolare – anche solo 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e del polmone, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno.
“Grazie ai progressi della ricerca e alla sempre maggiore conoscenza del sistema immunitario, oggi sappiamo che è possibile allenare le nostre difese naturali affinché siano sempre pronte a proteggere, nel modo migliore, il nostro organismo – sottolinea Alberto Mantovani, ricercatore AIRC, Direttore Scientifico IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente Humanitas University – È sempre più evidente che lo stile di vita costituisce per il nostro sistema immunitario una vera e propria palestra, perché ne influenza il funzionamento. 0-5-30 è la formula vincente da adottare ogni giorno: 0 sigarette, di qualunque tipo, 5 porzioni di frutta e verdura e 30 minuti di esercizio fisico moderato”.
L’immagine della campagna delle Arance della Salute vede protagonisti Andrea De Censi, ricercatore e direttore dell’Oncologia medica presso l’Ospedale Galliera di Genova, in rappresentanza dei circa 5.000 scienziati sostenuti da AIRC. Accanto a lui Elisa, una dei 20.000 volontari dell’Associazione: “Credo sia fondamentale stare sul campo. Non essendo ricercatrice questo è l’unico modo in cui posso dare una mano.
Voglio esserci per sensibilizzare altri giovani sull’importanza di partecipare perché solo tutti insieme possiamo consentire alla ricerca di proseguire senza soste”.
Venerdì 26 gennaio “Le Arance della Salute” salgono in cattedra con “Cancro, io ti boccio”: in più di 600 scuole in tutto il territorio, bambini e ragazzi, insieme ai loro genitori e agli insegnanti, diventano infatti volontari per un giorno distribuendo le reticelle di arance rosse.
Testimonial dell’iniziativa anche il ricercatore bitontino Antonio Moschetta. Qui la sua storia raccontata all’AIRC: